Gattuso e il nuovo Milan: cambio modulo, gli enigmi tattici e una coperta corta davanti

Il gruppo è dalla parte del tecnico, ma il 4-4-2 apre diverse questioni da risolvere. Ibrahimovic può essere d'aiuto

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Tre gol e una boccata d'ossigeno per Gattuso. Contro la Sampdoria sono arrivati tre punti vitali per il Milan, ma soprattutto una risposta fondamentale per il tecnico rossonero: limiti o meno, la squadra è con lui. Il 3-2 contro i blucerchiati è maturato più con la voglia di fare risultato che con il gioco, affare impossibile in caso di sfiducia verso la guida tecnica. E da qui Ringhio deve ripartire, plasmando attorno ai suoi uomini un modulo e un'attitudine che permetta al Milan di non incappare più in prove disastrose come nel derby o contro il Betis.

LA SVOLTA TATTICA
Certo la differenza più macroscopica rispetto al recente passato è il passaggio dall'inizio al 4-4-2 con Suso e Laxalt sugli esterni e il doppio centravanti. Un'alternativa tattica già provata in corso d'opera per recuperare - o provare a vincere - partite bloccate, ma che per Gattuso può rappresentare una soluzione anche dall'inizio. Contro la Sampdoria di Giampaolo, storicamente più vulnerabile con frequenti cambi di gioco per via del proprio schieramento, le giocate degli esterni hanno fatto la differenza, ma a dispetto di quanto si possa credere i cross per le due punte sono stati meno di altre volte, così come le conclusioni verso la porta avversaria. Insomma, il Milan ha vinto sì, ma sono state la voglia, la grinta e la determinazione di fare una corsa in più a portare i tre punti ancora prima che lo schieramento in campo.

HIGUAIN E CUTRONE INSIEME CREANO UN BUCO: LO CHIUDE IBRA?
La novità offensiva è sicuramente rappresentata dalla coppia Cutrone e Higuain. I due si sono cercati, ma soprattutto si sono trovati e alternati molto bene e non solo in occasione del 2-2 del Pipita su assist del classe '98. Uno incontro e l'altro in profondità, tutto bello ma con un'incognita importante almeno fino a gennaio: continuando così la coperta offensiva resta corta. Dietro loro due Gattuso non ha altri attaccanti centrali, tanto che nella ripresa di fianco (dietro) a Higuain ha giostrato Castillejo e soprattutto il tecnico non ha la possibilità di farli rifiatare. A prescindere dal modulo servirà un altro attaccante capace di entrare con decisione nella rotazione offensiva e Ibrahimovic, libero dalla MLS già da subito dopo l'eliminazione dai playoff con i suoi LA Galaxy può essere una suggestione importante. Certo se mantiene lo stipendio americano (1,5 milioni di dollari all'anno).

ENIGMA BONAVENTURA E CALHANOGLU
Il 4-4-2 contro i blucerchiati è stato un cambiamento agevolato anche dagli acciacchi di due giocatori tanto importanti quanto enigmatici per Gattuso: Bonaventura e Calhanoglu. Se l'italiano ha dalla sua il fatto di essere cresciuto come esterno di centrocampo all'Atalanta con ottimi risultati e potrebbe tornare a giostrare sulla sinistra con una certa naturalezza pur togliendo profondità alla manovra rispetto a Laxalt, per il turco con la nuova sistemazione tattica sarebbero molte le porte che si chiuderebbero. Con un'eccezione: l'accelerazione del progetto tattico di portarlo in regia davanti alla difesa. Ruolo per cui non sembra ancora pronto ma per cui, secondo molti a Milanello, avrebbe le caratteristiche.

INCUBO CALDARA
Infine c'è Mattia Caldara, per molti quello che sarebbe stato il vero colpo di mercato del Milan di questa stagione. Dopo i problemi alla schiena e la pubalgia che lo hanno tenuto fuori i primi mesi della stagione, ora l'infortunio al polpaccio che lo rimanderà al 2019. Musacchio e Zapata non danno le garanzie necessarie, ma il rientro di Conti potrebbe aprire nuovi scenari con la difesa a tre e Rodriguez impiegato anche da terzo centrale difensivo come ha fatto spesso in nazionale svizzera. Il 4-4-2 non è un modulo definitivo, anzi. Lo ha dichiarato lo stesso Gattuso in conferenza prima della Samp: il Milan sta provando diverse soluzioni e il 3-5-2 può ancora essere una di queste. Confusione certo, ma il gruppo è con Gattuso: e il test col Genoa è un ottimo banco per far sorridere anche la classifica.

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