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Donnarumma e i suoi fratelli: i "tradimenti" nel calcio

Gigio è solo l'ultimo caso: da Baggio a Higuain, da Figo a Ronaldo sono stati tanti i campioni che hanno spezzato il cuore dei loro tifosi (e magari indossato le maglie dei rivali)

15 Giu 2017 - 23:08

Effetti del calcio moderno, scrivono alcuni. Il "no" di Gigio Donnarumma al rinnovo con il Milan sta facendo il giro del mondo e soprattutto sta facendo un gran clamore. Si dice che le bandiere non esistono più ma, in realtà, i grandi "tradimenti" nel calcio avvenivano anche nel passato. Basti pensare ad Altafini, che dopo 7 anni di Napoli, nel 1972 passò alla Juventus. O a Schuster, bandiera del Barcellona passata al Real nel 1988. 

Senza dimenticare Roberto Baggio che nel 1990 fece piangere Firenze trasferendosi a Torino per l'allora astronomica cifar di 25 miliardi di lire. Clamoroso fu l'addio di Luis Figo al Barcellona che nel 2000 scelse il Real Madrid e, una volta tornato al Camp Nou da avversario, fu accolto come peggio non poteva immaginare. O Ronaldo, il Fenomeno, che l'Inter, si può dire l'ha tradita due volte: la prima nel 2002 quando, da fresco campione del mondo, salutò Milano per andare al Real. Poi nel 2007 quando sul Naviglio ci ritornò ma vestendo la maglia del Milan. 

Anche in Inghilterra non sono mancati casi di infedeltà. Ashley Cole nel 2006 lasciò 'Arsenal con cui aveva vinto due campionati e i suoi amatissimi tifosi per passare al Chelsea di Mourinho. Fabregas ad esempio quando vestiva la maglia dell'Arsenal disse: "Se mai dovessi indossare la maglia del Chelsea uccidetemi". Detto fatto, lo spagnolo passò ai Blues nel 2014. Nel 2009 fu Tevez a "cambiare sponda" passando dal Manchester United ai cugini del City. Infine Fernando Torres, idolo e beniamino del Liverpool, nel 2011 gettò nello sconforto i Reds con il passaggio al Chelsea.

In Germania sono per lo più famosi i "tradimenti" fatti "in nome" del Bayern Monaco: i tifosi dello Schalke non hanno mai perdonato a Neuer il passaggio in Baviera (fu accolto da manichini impiccati e cartelli con scritto "Giuda") così come a Dortmund non hanno mai digerito l'addio di Lewandowski (ma anche quello di Goetze, anche se poi in questo caso il tedesco ha fatto ritorno alle origini).

Fino ai più recenti casi di Higuain e Pjanic, strappati dalla Juevntus a suon di clausole pagate, alle rispettive squadre e tifoserie: a Napoli e Roma difficilmente passeranno sopra questi trasferimenti.