Berlusconi cede il Milan, le reazioni - Sacchi: "Un genio"

Capello: "Gli devo tutto". Baresi: "Finita un'era vincente" . Tutte le reazioni alla cessione del Milan

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"Un genio". "Gli devo tutto". "Un giorno triste per i tifosi". "Non bisogna dimenticare la storia". Sono tante, e tutte accorate, le reazioni alla cessione del Milan da parte di Silvio Berlusconi. Tanti ex protagonisti della vincente epopea rossonera durata 31 anni hanno commentato la giornata storica. Anche il ct Ventura ha manifestato la propria tristezza per il passaggio di consegne. Mentre attestati di stima sono arrivati da ogni parte del mondo.

"Grazie per quello che ha fatto nel mondo del calcio, il suo Milan resterà nella storia". Questo, apprende l'Ansa, il testo di un messaggio con cui il n.1 della Federcalcio, Carlo Tavecchio, ha voluto salutare l'ex presidente rossonero Silvio Berlusconi appena arrivata la notizia dell'avvenuto closing. "Il suo contributo al calcio italiano e internazionale è stato straordinario", conclude Tavecchio, che ha anche "esteso il suo apprezzamento all'operato di Adriano Galliani".

La galleria di ricordi rossoneri continua con Arrigo Sacchi: "Mi dispiace perchè va via un pezzo della mia vita sportiva. Sono addolorato quasi come Berlusconi e Galliani, pur essendo fuori dal Milan da tempo. Sono persone a cui sono grato e riconoscente per tutto, che hanno dato la vita per il Milan. Allori e premi vanno condivisi con loro. Un club con la sua storia e il suo stile viene prima di qualsiasi squadra, come di qualsiasi singolo. Il Milan del 1989 viene riconosciuto come la squadra di club più grande di tutti i tempi e questo è merito anche di Berlusconi e di Galliani. Le gioie più grandi la vittoria del primo campionato italiano e la Coppa dei Campioni. Berlusconi non voleva solo vincere, ma vincere e divertire. Per lui una vittoria non bella non era una vittoria. Per questo era davanti a tutti ed era un genio".

Fabio Capello, protagonista nel grande Milan commenta così l'addio di Berlusconi: "Iniziò una nuova era per il calcio italiano. Essendo un visionario riusciva sempre a centrare tutti gli obiettivi, che non e' una cosa semplice. Io gli devo tutto. Mi ricordo la telefonata dopo la vittoria del primo campionato a Madrid quando mi chiese di tornare. Io tornai e l'anno dopo mi hanno mandato via, ho pagato il debito".

Di poche parole Adriano Galliani all'uscita dell'Assemblea della Lega di serie A: "Dopo 31 anni certo che c'e' emozione. Le parole di Berlusconi? Mi hanno fatto molto piacere. Ma i miei sentimenti preferisco tenermeli in privato".

"Non bisogna dimenticare la storia. Bisogna ripartire con una grande mentalità e senso di appartenenza". Così Rino Gattuso, allenatore del Pisa ed ex bandiera del Milan, commenta l'addio di Silvio Berlusconi. "Prima bisogna fare degli sforzi economici e prendere giocatori giovani e forti, il che non è sinonimo di vittoria", ha aggiunto.

Gian Piero Ventura parla così del passaggio di consegne al Milan tra Silvio Berlusconi e Yonghong Li: "C'è un filo di tristezza nella chiusura di questa era, per me e per tutti gli amanti del calcio."Così il commissario tecnico della nazionale sul closing. "L'ho vissuta più da spettatore e credo che ci siano state tre grandi squadre negli ultimi trent'anni, molti hanno vinto, ma chi ha lasciato il segno sono l'Ajax di Cruyff, il Milan di Sacchi e di Van Basten e il Barcellona".

"Il Milan - aggiunge Ventura - è una delle tre squadre che hanno fatto la storia del calcio. E' evidente che tutto questo è stato possibile perchè c'è stata una grande gestione, un grande allenatore e anche grandi calciatori, altrimenti non avrebbero ottenuto questi risultati."

"E' stato un grande Milan, 31 anni di grandissimi successi, di tante vittorie. E' stata un'esperienza incredibile, da togliersi il cappello. E' stata una grande era". Cosi' Urbano Cairo, presidente del Torino, nel giorno del passaggio di proprieta' del Milan e la fine dell'era di Berlusconi alla guida del club rossonero. "Che effetto mi fa un derby cinese? Vuol dire che il nostro calcio e' ancora appetibile e ancora importante nel mondo", ha spiegato il patron granata al termine dell'assemblea di Lega in via Rosellini. "Un mio aneddoto legato a Berlusconi? Casualmente, non e' mai successo che si sia visto insieme un Milan-Torino insieme a lui", ha aggiunto Cairo. "Tra l'altro io il Milan non sono mai riuscito a batterlo, e questo mi spiace...".

"Per tutto c'è sempre un'epoca, il Cavaliere è stato formidabile, ha vinto di tutto e di più, e adesso la palla massa a questi cinesi, che non conosco". Così Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha commentato la fine dell'epoca Berlusconi al Milan. "Siamo in una mondalizzazione dal 1984, nessuno se n'è voluto rendere conto. Auguri ai nuovi compratori", ha spiegato il patron al termine dell'assemblea di Lega in via Rosellini. "Un aneddoto? Quando volevo comprare il Napoli, lui mi disse: per carità, non metterti dentro a questo mondo, è complicatissimo, continua a fare cinema...".

"È finita un'era di un Milan vincente, competitivo, leggenda, un ciclo difficilmente ripetibile. Grazie Presidente". Così Franco Baresi, storico capitano del Milan, commenta l'addio di Silvio Berlusconi con la società ceduta al cinese Yonghong Li.

Anche Massimo Moratti si è aggiunto al coro dei ringraziamenti a Silvio Berlusconi. "Berlusconi è stato molto importante per il calcio italiano, dal 1986 sono passati parecchi anni - ha dichiarato l'ex patron dell'Inter -. È stato un protagonista e rimane nel ricordo di tutti, ma ha creato novità, è stato un rivoluzionario". "Si chiude un'epoca molto importante. - ha aggiunto - Il dolore per l'addio? È la nostalgia per non decidere cose che erano gioia o disperazione di tutti, l'adrenalina, tutto ciò che fa parte di un incarico di responsabilità come il presidente di una squadra di calcio, un ruolo che come nessun altro dà quest'adrenalina. Questo gli mancherà".

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