DERBY

Milan-Inter, aperitivo scudetto: Pioli e Inzaghi mostrano i muscoli  

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© Getty Images

Il derby di Milano alla giornata numero 5 di un campionato che sarà intenso come non mai, con 17 partite racchiuse in 80 giorni, non alleggerisce di un grammo il peso clamoroso di una partita che oggi non può ancora sapere di scudetto, ma potrebbe deciderlo tra qualche mese. Basta tornare indietro nel tempo per comprendere quanto la sfida del Meazza sia fondamentale e ricordare il 2-1 in rimonta firmato Giroud di qualche mese fa. Al netto dei due punti di vantaggio che i rossoneri si portarono poi fino al gong del campionato, la corsa al titolo a conti fatti si decise nello scontro diretto del 5 febbraio scorso. E anche se non siamo che a settembre, mettere subito il muso davanti potrebbe dire molto su quanto ci dovremo aspettare da qui alla fine del campionato.

Milan-Inter è la sfida dei grandi assenti, Ibra e Lukaku ovviamente, ma anche e soprattutto di Giroud e Lautaro, gli ultimi due a decidere un derby - quello nerazzurro in Coppa Italia - con una doppietta. Il francese e l'argentino restano il punto di riferimento principale di due filosofie che forse non sono mai state tanto vicine come oggi. Una volta si sfidavano la tecnica dei rossoneri e l'agonismo dei nerazzurri: Pioli e Inzaghi, invece, viaggiano su un binario che si sovrappone, guidando squadre che vogliono comandare il gioco ma danno forse il loro meglio nelle ripartenze. Se quindi gli attaccanti saranno decisivi, altrettanto fondamentali saranno gli strappi di Leao e Theo da una parte e Dumfries e Barella dall'altra.

Il pendolo del match sarà però in mezzo al campo, nell'unico scontro inedito rispetto alle ultime due uscite: se da una parte Brozovic è una vecchia conoscenza, dall'altra De Ketelaere è la novità più importante del derby. Il belga, molto positivo contro il Bologna e un po' sottotono con il Sassuolo, avrà il delicatissimo compito di schermare Brozo in fase di non possesso e attaccarlo in quella offensiva. Chi si porterà a casa lo scalpo dell'avversario, si prenderà probabilmente la stracittadina.  

Pioli ha parlato alla vigilia di confronti che saranno determinanti e non ha torto. L'equilibrio resta particolarmente delicato, anche se l'Inter ha sempre messo in difficoltà i rossoneri nella prima metà delle ultime gare e il Milan è uscito ogni volta alla distanza. L'approccio, perciò, avrà il suo peso. Come avrà il suo peso l'unica scelta in sospeso: Inzaghi sembra intenzionato ad affiancare Dzeko a Lautaro, garantendosi un po' di peso sulle palle alte e un regista offensivo che aiuti gli esterni a salire. Correa, però, in passato ha spesso messo in difficoltà i rossoneri e, muovendosi tra le linee, potrebbe garantire maggiore imprevedibilità al gioco dell'Inter. 

Al netto dell'undici di partenza, saranno decisivi anche i cambi. Attenzione allora ai nuovi arrivati in casa Milan: Origi, tornato a disposizione, non ha ancora potuto dare il suo contributo ma è un giocatore abituato a partite di livello (e spesso le ha decise). Dest potrebbe sparigliare le carte a destra con la sua velocità e il dribbling. Vranckx sa dare quantità in mezzo al campo. Dall'altra parte Mkhitaryan negli ultimi minuti sa essere molto pericoloso con i suoi strappi, Asslani potrebbe aiutare Inzaghi a congelare il gioco in caso di vantaggio, Gosens, rimasto dopo essere stato vicinissimo alla cessione, ha già punito i rossoneri una volta. Ultima nota: chi vince, passa una notte in testa alla classifica, ma soprattutto dà la prima, vera, scossa al campionato. Perché il braccio di ferro da scudetto è appena cominciato, ma può dire da subito quale sarà la squadra da battere.

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