UN ANNO SENZA DIEGO

Maradona jr: " Se qualcuno lo ha fatto morire, la pagherà sicuramente"

Dal rapporto con il padre, alla causa in corso in Argentina, alla questione eredità. Parla il figlio a un anno dalla scomparsa del Pibe de oro

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La tristezza è più forte della rabbia ma a un anno dalla morte di Maradona, il figlio Diego Armando Maradona Junior non si dà ancora pace. Mancano troppe risposte. "C'è una causa aperta in Argentina nella quale noi figli ci siamo presentati come parte lesa. Stanno andando avanti bene. Noi tutti abbiamo un'idea ma per rispetto della magistratura non possiamo rilasciare nessuna dichiarazione in merito: l'unica cosa certa è che se qualcuno è stato negligente e/o lo ha fatto morire, la pagherà sicuramente".

"È stato un anno molto triste senza papà e oggi lo è ancor di più perché riaffiorano dei ricordi, delle sensazioni molto brutte - ha detto Maradona Junior a Rtl 102.5 - Fu un giorno molto brutto, molto triste per me e penso per tutte le persone che lo amavano veramente". E ancora: "Ci sono state varie polemiche nel corso della mia vita, tante domande stupide, tipo che mi è stato detto che cercavo mio padre solo perché è Maradona: non è vero. Nel mondo ci sono milioni di cause di paternità anche a persone non famose. La ricerca dell'identità è un diritto che non si deve mai perdere, ma sentivo il bisogno di avere l'affetto di mio padre e di dimostrare al mondo che mia madre non era ciò che era stata definita".

Sul rapporto con il padre: "Dentro di me ho sempre saputo di doverlo perdonare, altrimenti non avrebbe avuto senso cercarlo, sarei stato protagonista di un controsenso. A lui sono stati dati consigli non giusti, aveva un grande difetto: quello di essere stato troppo buono. Molte volte è stato penalizzato per questo. Mi sono sempre sentito il figlio di Diego Armando Maradona perché ho avuto una grande madre: una madre che non mi ha mai mentito, che mi ha sempre raccontato la verità. Se potessi incontrarlo e dirgli qualcosa sicuramente lo abbraccerei. Per il resto non ho rimpianti, ciò che dovevo dirgli gliel'ho detto sempre, avevamo un rapporto molto onesto. Sicuramente gli direi che molta gente lo ama, per quello che ha fatto in campo e ciò che ha fatto fuori. Papà ha risvegliato la vera napoletanità". 

Sull'eredità: "Posso dire che secondo me dobbiamo ancora trovare tantissime cose, ci stiamo impegnando per trovare quello che hanno nascosto. In una giornata del genere parlare di questo mi sembra riduttivo: un anno fa se ne andava la persona scelta da Dio per mostrarci come si gioca a calcio".

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