I VOTI DELLA FESTA

Le pagelle di Piantanida: rinnovo per Patrizio l'autista, Dumfries ammonito

Barella leader con rispetto, Dimarco nuovo speaker di San Siro e c'è anche un voto per la mucca nerazzurra

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Franco Piantanida e le sue pagelle anche per la celebrazione della seconda stella dell'Inter. Il professore di SportMediaset ha dato i voti ai protagonisti della grande festa per le vie di Milano...

INZAGHI 8

Il demone ha cucinato anche stavolta, come ha detto Barella, rischiando di cadere da tavolo del pullman per colpa di un esercizio ginnico un po’ complicato. Però notizia, anzi breaking news, la voce non ha tremato davanti all’avversario più ostico, i cori della festa scudetto.

CUADRADO 7

Ha bruciato più calorie domenica pomeriggio che in tutta la stagione, con la personalità di chi può vincere uno scudetto con l’Inter dopo cinque con la Juve, saltellando sul suo passato, tanto con quegli occhiali a stella chi vuoi che lo riconosca?

LAUTARO 8,5

Il “Toro” ha incastrato le corna nella transenna del pullman e non si è più staccato, in pratica ha cavalcato il dorso del bus manco fosse Harry Potter con Fierobecco, facendo volare centinaia di migliaia di tifosi.

ACERBI & PAVARD 6,5

Nella stragrande maggioranza delle occasioni dalle loro parti non si traballa e soprattutto non si balla, è proibito, vietato, ai limiti dell’illecito, quindi c’era un motivo c’era e l’abbiamo capito.

“EASY RIDER” GIANNI 8

Parlare di libertà ed essere liberi di accomodare la propria moto così, nerazzurra, con le due stelle, sono due cose ben diverse, disse Gianni, easy rider nerazzurro.

DIMARCO 9

E noi che pensavamo riponesse tutte le sue qualità nel piede sinistro, stolti, non avevamo ancora visto e, a dir la verità, sentito l’ugola. Ogni volta che si avvicina al microfono fa un assist alla folla, se Mirko lo speaker dell’Inter a San Siro si prendesse un mal di gola è pronto il cambio.

MUCCA NERAZZURA 6

È il voto senza commento della festa scudetto.

BARELLA 9,5

Difficile, se non impossibile, immaginarlo più assatanato che in campo, e invece. Non ha fatto la staffetta dei capopopolo nerazzurri ma ha fatto la maratona, ha preso in mano la torcia dello scudetto alle 16.30 e l’ha mollata all’una di notte incendiando Milano, ma rispettando i cugini.

DUMFRIES 5

Inutile provare a nascondersi dietro la maschera di Inzaghi, anche se fino a quel momento aveva in mano l’Oscar della giornata, poi lo ha lanciato via per prendere lo striscione contro Theo Hernandez: polemiche, indagine della Procura, poi le scuse: “Un errore di giudizio”, cartellino giallo.

PATRIZIO, L’AUTISTA 10

C’è una terza stella da aggiungere allo scudetto dell’Inter: è Patrizio, l’autista del pullman, 7 ore a schiacciare la frizione ogni 5 secondi valgono un rinnovo fino al 2030: Marotta e Ausilio, che il mercato inizi da qui, da Patrizio l’autista.

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