"Da valutare le condizioni di Rovella, per Castellanos invece c'è fiducia. Pedro? Giocherà, ma non so ancora se dall'inizio"
Maurizio Sarri suona la carica in vista del big match contro la Roma. "Le emozioni devono rimanere le stesse: è una partita particolare, estremamente sentita. Penso che queste siano tra le partite più sentite in Europa, uno dei derby più intensi e seguiti al mondo - ha detto il tecnico della Lazio -. Qual è l'importanza di un derby se non per vincere? Io penso che il derby si giochi per vincere". Poi qualche battuta sugli infortunati. "Castellanos sembra essere più avanti e recuperabile come Dele Bashiru, Rovella invece è da valutare - ha aggiunto -. Patric ieri ha fatto una parte dell'allenamento con la squadra, quindi potrebbe essere in panchina, ma in un ruolo più simbolico che effettivo".
"Gasperini? Ci gioco contro da più di vent'anni, in tutto questo arco di tempo è cresciuto il rispetto e la valutazione come uomo e persona nei suoi confronti - ha proseguito Sarri parlando del collega -. Un grande allenatore, che rispetto profondamente, alla Roma darà tanto. Ma domani è il derby e saremo parecchio contro. Se dipendesse solo da noi, gli ultimi 20 campionati sarebbero vinti da me o Gasperini, ma non è così". "Roma favorita? Non mi importa niente, il derby è una partita fra due popoli e dal punto di vista sportivo si odiano e quindi io voglio solo che la mia squadra favorita o non favorita vada dentro e lotti per il proprio popolo - ha aggiunto -. Poi chi è favorito non mi interessa, l'obiettivo è quello che noi dobbiamo, lottare per il nostro popolo".
"Domenica gli avversari si aspettavano un blocco difensivo abbastanza basso e noi abbiamo giocato contro questo blocco, andando poco a cercare di giocarci dentro. È chiaro che così fai fatica a diventare estremamente pericoloso - ha continuato il tecnico biancoceleste analizzando tatticamente la sfida con la Roma rispetto alle ultime uscite della sua squadra -. La partita ha dato la sensazione di essere sempre sotto controllo, perché i periodi difensivi non c'erano". "Però poi si ha la sensazione che la squadra faccia il compitino invece di cercare di vincere ogni duello. Bisogna avere più coraggio nelle scelte, andare a giocare dentro e rendersi conto delle nostre caratteristiche - ha aggiunto -. Noi siamo una squadra che deve attaccare gli spazi e non stare a palleggiare in una zona di campo troppo ampia. Quindi ho chiesto questo e stiamo lavorando su questo".
Poi ancora qualche considerazione sulle emozioni da derby. "L'inconsapevolezza, appena entri in campo, prima del fischio d'inizio, diventa consapevolezza, e quella è un'altra storia. E quindi, io non lo so, mi sembrano sei derby giocati, uno perso, e mi ricordo solo quello - ha spiegato Sarri -. Mi ricordo questo disagio emotivo nei giorni successivi, questa tristezza infinita che mi entra addosso e che ti fa capire cosa significa il derby. Quasi una vergogna tornare al centro sportivo, io mi ricordo questo". "È una partita in cui, se non fai tutto quello che devi fare, sotto tutti i punti di vista, rischi di deludere un po'. E se succede, te lo senti addosso in maniera pesante. Per cui, questo deve essere stampato nei nostri cervelli e nei nostri cuori - ha continuato -. E da questo punto di vista non dobbiamo sbagliare niente".
Infine su Pedro: "La partita la giocherà, non so se in parte o se dall'inizio, ancora non abbiamo deciso. C'è da valutare cosa ci rimane a disposizione per poter eventualmente cambiare la partita, ci sono tante cose da considerare. Però sicuramente su Pedro ci facciamo un grande affidamento. Un giocatore così nelle partite è importante, ha sempre fatto prestazioni significative, quindi ci facciamo affidamento, poi vediamo quando".