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Lazio, Sarri: "Si gioca troppo e male, noi allenatori siamo registi tv"

L'allenatore alla vigilia dell'Udinese: Servono idee chiare e tempo, come Klopp a Liverpool"

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© Getty Images

Alla vigilia della sfida con l'Udinese, Maurizio Sarri è tornato a parlare della problematica del calendario intasato. "Quando si gioca molto, si gioca male - ha ribadito - Penso sia frustrante per noi allenatori perché siamo diventati registi televisivi, si allena solo con i filmati. Perdi il gusto dell'allenamento settimanale sul campo. Penso che ci debba essere il giusto tempo per preparare i giocatori. E' un calendario da rimodulare, così è difficile".

Alla sua Lazio manca continuità di risultati. "Io penso sempre di vincere le partite, ma le difficoltà sono evidenti. Se si guardano le partite 'normali' abbiamo una media alta, quelle dopo le Nazionali e l'Europa League sono da media-salvezza. Nel calcio attuale è una problematica pesante, stiamo cercando di capire i motivi per intervenire ma non è di semplice soluzione. Ma quando il Liverpool prese Klopp, il primo anno fece undicesimo, il secondo anno ottavo. Non penso di essere Klopp, ma bisogna avere le idee chiare di quello che si vuole fare".

In vista del mercato invernale, il tecnico ha fatto anche il punto sulle strategie della società: "Non ho parlato con la società di nomi, ma di qualche necessità. Servirebbe una riunione per programmare di lungo periodo. Se si fa per più tempo si può fare una cosa seria".

Sulla batosta di Napoli. "Il problema in questo momento non è tattico. Se perdi come a Napoli o come a Verona puoi giocare come vuoi. Il problema è ricaricarsi dopo periodi dispendiosi, a volte la testa si stacca completamente e credo sia anche un problema a livello inconscio. Che la partita di domenica si sarebbe persa lo si è visto durante il riscaldamento, lo si era già visto lì. E questo mi ha dato un senso di frustrazione non indifferente".

Infine, un pensiero sul tecnico dell'Udinese Luca Gotti, che fu collaboratore di Sarri al Chelsea nel 2018/19: "Luca è un ragazzo di intelligenza non comune. Al Chelsea lo ascoltavo molto, non era mai banale. Sta facendo un buon percorso. Quest'anno l'Udinese non ha concesso tantissimo. Sarà una partita difficile".

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