Il tecnico dopo l'1-1 col Palermo: "Il pareggio non ci soddisfa, dobbiamo ritrovare fiducia e convinzione"
Quarta partita di fila senza vittoria per la Lazio (tre ko e un pareggio), che contro il Palermo non va oltre l'1-1. "Volevamo interrompere la striscia negativa, ma ci tenevamo a vincere e quindi il pareggio non ci soddisfa - dice Pioli dopo il match -. Dobbiamo ritrovare fiducia e convinzione e questo avverrà solo attraverso il lavoro e i risultati. Fisicamente stiamo bene, il problema è mentale ma abbiamo i valori per risollevarci".
Il tecnico biancoceleste descrive così l'atteggiamento della squadra: "I giocatori erano motivati, hanno reagito contro una squadra che si è chiusa bene e ci ha fatto gol nella prima occasione. Abbiamo reagito con carattere, ma non con tanta lucidità. E' normale che ci sia un po’ di nervosismo, ma lo spogliatoio lo sento ancora in mano, la poca serenità non ci ha permesso di avere la meglio su una squadra che si è chiusa bene. L’esclusione di Candreva? Il mercato non c’entra niente, soprattutto in una partita così delicata non ci penso: ho esterni importanti e devo scegliere".
La difesa continua a rendersi protagonista di troppi errori: "E' evidente che ci siano dei problemi di concentrazione, anche se poi abbiamo preso tanti gol in tre partite, mentre nelle altre ne abbiamo preso meno di uno a partita. E' un momento particolare, ci sta di mettere in campo tutto quello che abbiamo, purtroppo a volte questo ci fa perdere le distanze. L’assenza di Vrij? Si sente, è un giocatore importante e la società interverrà a gennaio. Ma a gennaio mancano ancora tante partite e dobbiamo concentrarci sul lavoro".
Che cosa è successo sulla panchina della Lazio, nel primo tempo sullo 0-1? Candreva ha risposto: £"Se volete,m parlo della partita". Dai bordocampisti, si è saputo che a un certo punto Giacomo Morelli, vice di Pioli, avrebbe ripreso con veemenza Candreva, Cataldi e Mauricio che in panchina, appunto, facevano commenti tra di loro sul gioco della squadra. Commenti evidentemente sopra le righe. Murelli è stato poi fermato dal team manager Manzini. Il tutto a testimonianza che il momento-no della squdar non è solo espressione del gioco.