Parolo e Klose abbattono il Milan

Inutile il vantaggio di Menez al 4', nella ripresa c'è la rimonta dei biancocelesti

  • A
  • A
  • A

Troppo forte la Lazio per il Milan di un Pippo Inzaghi sempre più inguaiato. Nell'anticipo serale della ventesima giornata di Serie A, i biancocelesti si impongono 3-1 vendicando il risultato dell'andata. All'ormai solito vantaggio-lampo di Menez (4'), bravo ad approfittare dell'errore di Basta, rispondono Parolo e Klose nella ripresa. La doppietta del centrocampista rilancia la Lazio nella corsa al terzo posto. Nel finale espulso Mexes.

Da una parte dell'Olimpico c'è la festa, dall'altra un buio che nemmeno le scintille di rabbia dei tifosi sanno più ravvivare. Lazio-Milan termina 3-1, ma soprattutto per una volta lo spettacolo è quello che "sulla carta" in molti si sarebbero aspettati vedendo le rispettive uscite del 2015 ovvero una squadra che prende a pallate l'altra, la Lazio che umilia un povero diavolo chiamato Milan. Match winner Marco Parolo, che quando vede i rossoneri si scatena in zona gol, ma la differenza tra le due squadre in campo è stata abissale. A renderla digeribile nel tabellino, ma estremamente pesante in ogni caso, ci ha pensato Mazzoleni con qualche scelta dubbia su un paio di rigori richiesti dai biancocelesti. Incommentabile il Milan, ma per Inzaghi si prevedono tempi duri.

Dopo Sassuolo, Torino e Atalanta, ancora una volta la squadra rossonera non si è dimostrata degna di tale definizione sul campo. Nonostante il regalo di Basta al 6', uccellato da Menez fino alla corsa in solitaria con diagonale vincente per il vantaggio rossonero, il Milan non ha saputo gestire il match con un briciolo di idea che lasciasse ipotizzare a un'impresa all'Olimpico. Troppo più forte la Lazio, troppo più organizzata per poter soccombere nella prima delle due battaglie in pochi giorni. E così è stato. Se all'intervallo i rossoneri chiudono in vantaggio di un gol, senza gioco, idee e corsa il merito è tutto di Diego Lopez e di una overdose di fortuna che nella ripresa ha presentato il conto.

Il rientro dagli spogliatoi è da incubo per gli uomini di Inzaghi che si trovano di fronte alla stessa Lazio organizzata, ma con un coltello tra i denti che spariglia le carte nel giro di sei minuti. Prima Klose approfitta delle statuine piazzate da Inzaghi in difesa per servire a Parolo il gol del pareggio; poi è lo stesso tedesco a capitalizzare al meglio la miglior regia di serata di Montolivo che con un retropassaggio degno del miglior film horror manda Klose a riabbracciare il gol dopo 83 giorni. Reazione rossonera? Manco per sbaglio, solo un dominio a due colori. Il biancoceleste delle nuove maglie celebrative che esalta ancora una volta l'organizzazione impostata da Pioli ai suoi nonostante le assenze. Nonostante il vantaggio gioca solo la Lazio con Candreva e Mauri sui lati a imbeccare la punta o il centrocampista di turno. Il tris, ancora di Parolo (alla seconda doppietta al Milan in carriera), è la sublimazione del lavoro di una squadra sempre più tartassata dagli infortuni ma che grazie al lavoro si è ripresa il terzo posto.

Nel finale poi c'è solo tempo per la contestazione plateale dello spicchio di stadio riservato ai tifosi del Milan, contornati dagli umilianti "olè" nella melina biancoceleste. Un sussulto di adrenalina per i rossoneri lo porta Mexes che al 90' si fa cacciare mettendo le mani al collo a Mauri. Una scena pietosa e indescrivibile con svariate maglie rossonere a trascinare fuori dal campo il biondo difensore con la vena chiaramente chiusa. Sintomo dei tempi, probabilmente. La crisi è conclamata, parlano i numeri: tredici punti nelle ultime quindici partite, solo due vittorie e due punti raccolti degli ultimi quindici disponibili. 

Klose 7,5 - E' tornato il re dell'Olimpico biancoceleste. Nel primo tempo fa le prove ancora un po' arrugginito dalle tante panchine. Nella ripresa si scatena con un gol e un assist.

Armero 4 - La domanda guardando il match è: ma dov'è Armero? Si perde l'uomo sul primo gol, ma non lo si vede nemmeno in attacco. Sulla sinistra difensiva rossonera c'è solo un grande vuoto. Misteri.

Parolo 7,5 - I suoi inserimenti sono devastanti per precisione e freddezza. Trova la doppietta come ciliegine sul tanto lavoro sporco in mezzo al campo.

Mexes 3 - La prova difensiva è horror già dall'inizio, ma il peggio di sé lo dà nel finale quando perde la testa completamente. Ancora una volta.

Candreva 7 - Dai suoi piedi passano i grandi pericoli per la porta del Milan. Preciso, intelligente e pericoloso. Sa sempre cosa fare e come farlo nella migliore maniera.

Montolivo 4,5 - Nella prima da regista, ruolo da lui scelto come prediletto, è un disastro. Oltre al gol regalato a Klose, passa il tempo a non disegnare calcio e sparare palloni in avanti in modalità random. Il capitano affonda con la sua barca.

LAZIO-MILAN 3-1
Lazio (4-3-3):
Marchetti 6; Basta 5,5, Cana 6,5, De Vrij 6,5 (23' st Mauricio 6), Radu 6; Cataldi 6,5, Biglia 6, Parolo 7,5; Candreva 7, Klose 7,5 (29' st Djordjevic sv (37' st Keita sv)), Mauri 6,5. A disp.: Strakosha, Berisha, Konko, Cavanda, Onazi, Gonzalez, Ederson, Ledesma, Pereirinha. All.: Pioli 7
Milan (4-3-3): D. Lopez 6,5; Abate 5,5, Alex 5, Mexes 3, Armero 4; Poli 5,5 (37' st Muntari sv), Montolivo 4,5, van Ginkel 5 (10' st Pazzini 5); Bonaventura 5,5 (8' st Cerci 5), Menez 6, El Shaarawy 5. A disp.: Abbiati, Agazzi, De Santis, Calabria, Albertazzi, Zaccardo, Essien, Suso. All.: Inzaghi 4,5
Arbitro: Mazzoleni
Marcatori: 4' Menez (M), 2' st Parolo (L), 6' st Klose (L), 36' st Parolo (L)
Ammoniti: Radu, Biglia, Cataldi, Mauri (L); Alex, Poli, Armero (M)
Espulsi: 45' st Mexes (M) per comportamento scorretto

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti