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Lazio, che sorpresa, anzi no: Sarri mette in fila la corsa Champions

I biancocelesti hanno allungato su tutte con 19 punti nelle ultime sette gare. E attenzione all'arrivo a pari punti: negli scontri diretti sono dietro solo alla Juve

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Là dove volano le aquile si dovrebbe pensare che il cielo sia troppo azzurro, anzi biancoceleste, per essere vero. Secondo posto in classifica, certamente a distanza sufficientemente siderale dal Napoli quasi scudettato, ma anche con un margine più che rassicurante sulle inseguitrici nella corsa Champions. I numeri della Lazio, lassù affatto per caso, sono evidenti: +5 sulla Roma terza, +6 sul Milan quarto, +7 sull'Inter quinta - oggi prima esclusa dall'Europa dei grandi - e +14, in attesa delle sentenze, sulla Juve di Allegri, sono il segnale più evidente dell'errata diffidenza con cui è stata fin qui osservata la formazione di Maurizio Sarri. Una specie di ritornello snob, di arroganza "nordica", che riduceva il tutto a quel "sì, buona squadra, ma..." che anticipava una crisi che, invece, non c'è mai stata. 

Anzi, sembra ben lontana dal potersi manifestare. Anche qui ci vengono in aiuto i conti: nelle ultime sette gare di campionato, la Lazio ha infilato sei vittorie e un pareggio per un totale di 19 punti. Più di qualunque avversaria, Napoli compreso (15 punti come la Juve), e abbastanza per creare un solco forse decisivo tra sé e le rivali per i primi quattro posti. Per intenderci, nello stesso periodo, i biancocelesti hanno guadagnato 7 punti sulla Roma, 8 sul Milan e addirittura 12 sull'Inter. Exploit cui si dovrebbero aggiungere altri due dati decisamente significativi: la Lazio ha la miglior difesa della Serie A (appena 20 gol subiti), ha già collezionato 17 clean sheet in campionato (su 29 gare) e, prima della rete di Rabiot, non subiva gol da 6 gare consecutive. 

Non basta, perché anche in previsione di un possibile arrivo a pari punti, il conto degli scontri diretti pende decisamente dalla parte dei biancocelesti. Che, eccezion fatta per la Juve, battuta ieri sera (3-0 per i bianconeri nella gara di andata, ndr), è in vantaggio negli scontri diretti con la Roma (doppio 1-0), con il Milan (4-0 all'Olimpico difficilmente ribaltabile nel match di ritorno), con l'Inter (3-1) e ha un bilancio in perfetta parità con il Napoli (Lazio-Napoli 1-2, Napoli-Lazio 0-1) e con l'Atalanta (doppio 0-2). Il che certifica la qualità di una squadra è stata forse un po' sottovalutata, che ha una rosa sicuramente meno profonda delle avversarie, ma che ha saputo sopperire con il gioco a qualche difficoltà, come l'assenza di un centravanti vero, causa infortunio di Immobile, per una fetta importante di stagione.  

Come non bastasse, Sarri ha il "vantaggio" di giocarsi la volata finale senza l'ingombro delle coppe che , invece, continueranno a impegnare tutte le avversarie: Milan e Napoli (ma gli azzurri fanno un altro campionato...) in Champions, Inter in Champions e Coppa Italia, Roma in Europa League e Juve in Europa League e sempre Coppa Italia. Paragrafando il Comandante, quindi, "non era impossibile prima e non è fatta adesso". Già, ma di questo passo...

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