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Lazio, Sarri: "Milinkovic? Poteva essere fallo ma la Juve doveva chiudere in nove"

Il tecnico biancoceleste dopo la Juve: "Orgoglioso dell'atteggiamento dei miei giocatori. Champions, non è ancora fatta"

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Lazio, Sarri: "Milinkovic? Poteva essere fallo ma la Juve doveva chiudere in nove" - foto 1
© Getty Images

Maurizio Sarri molto soddisfatto dopo la vittoria sulla Juventus: "Sono orgoglioso dell'atteggiamento dei giocatori, della continuità che avevano trovato già da tempo in allenamento e che ora esce anche in partita. Giochiamo con piglio, aggressività e consapevolezze diverse, restando sempre dentro la partita. Sono tutte cose che fanno piacere".  Poi l'allenatore della Lazio commenta l'episodio dell'1-0 di Milinkovic-Savic: "La mia impressione da lontano è che potesse fischiare fallo ma ho avuto anche altre impressioni, per esempio che la Juve dovesse chiudere in nove: il fallo di Locatelli su Immobile era da cartellino rosso e anche Cuadrado è stato graziato, non a caso è stato tolto subito dopo dalla panchina bianconera".

Poi Sarri, parlando a Dazn, spiega l'atteggiamento tenuto dalla squadra: "Quando giochi sotto ritmo contro la Juventus è pericoloso perché giocano bassi facendo densità e hai la sensazione di poter gestire con tranquillità. Ma rallentando poi diventano pericolosi se riconquistano palla, ne abbiamo parlato in settimana e infatti abbiamo sempre tentato di tenere i ritmi alti. Ci siamo riusciti bene per 70-75 minuti, è andata meno bene nel finale".

Grande partita di Luis Alberto e Milinkovic-Savic: "Loro il colpo ce l'hanno nel dna, quindi mi fa più piacere vedere cosa gli ho innestato io. Se loro garantiscono sempre questa disponibilità diventiamo un'altra squadra". Il +7 sul quinto posto mette in discesa la qualificazione alla prossima Champions League? "No, ci sono ancora 27 punti in palio con partite dure da giocare. Non è facile adesso, non era impossibile un mese fa".

Infine, nuovo riferimento sulla lazialità: "Dall'esterno è difficile da capire ma quando sei dentro ti invade, ti coinvolge, ti dà un senso di appartenenza forte come ho visto in poche altre squadre".

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