L'ANALISI

Gioco, carattere e... rigori: la Lazio è da scudetto

Simone Inzaghi e tutti iniziano a credere nell'impresa

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La Lazio deve crederci e ci crede: lo scudetto non può essere più solo un sogno. La squadra, Simone Inzaghi e tutto l'ambiente biancoceleste hanno nel mirino la Juve e stanno cavalcando il momento positivo che dura ormai da un girone intero. L'ultima sconfitta, infatti, risale al match d'andata contro l'Inter: ko vendicato ieri con una grande prova. Ora l'obiettivo è lottare fino alla fine: si inizia a sentire la pressione, ma non è una cosa poi così negativa. "Le vertigini non è paura di cadere, ma voglia di volare", canta Jovanotti.   

La Lazio ha tutto per vincere: battere Juve e Inter in questa a corsa a tre non è più utopia. La spina dorsale della squadra è da primato: Acerbi si sta rivelando essere il miglior difensore del campionato, Milinkovic-Savic è tornato a livelli altissimi e Immobile là davanti la mette sempre dentro (26 gol in 24 partite). È il capocannoniere del campionato e il migliore d'Europa, anche grazie ai 10 rigori trasformati. Questa Lazio gioca tanto nell'aree avversarie e ha il record di rigori assegnati: 14 (non succedeva in A dal 2005-2006).

Un gruppo compatto che non molla mai: vedi i gol segnati in extremis e le rimonte in campionato come quella di ieri. In città è anche tornato l'entusiasmo e all'Olimpico biancoceleste c'è ormai il pienone a ogni partita. C'è la consapevolezza da parte di tutti di vivere un sogno e l'atmosfera non è mai stata così positiva.

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