IL FATTO

La Juve: "Manfiestazioni che condanniamo". Gli ultrà: "Nessun oltraggio"

La società bianconera ha risposto ufficialmente all'iniziativa dei Drughi alla Basilica: "Fatti che si commentano da soli"

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La Juve: "Manfiestazioni che condanniamo". Gli ultrà: "Nessun oltraggio" - foto 1
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La Juventus ha condannato ufficialmente e duramente il gesto degli ultras bianconeri che nel giorno del Derby della Mole hanno appeso tre striscioni sulla scalinata della basilica Superga, un luogo tanto caro al popolo granata dove 75 anni fa morirono i giocatori del Grande Torino in una tragedia aerea. "La mancanza di rispetto verso luoghi di memoria storica e insulti gratuiti presso luoghi istituzionali - si legge sui social della Juventus - sono manifestazioni che condanniamo e che si commentano da sole".

I tre striscioni hanno profanato un luogo praticamente sacro per i tifosi del Torino e la società granata, universalmente riconosciuto come un luogo di memoria per una delle più grandi tragedie sportive del nostro Paese. Qui il blitz a firma "Drughi" ha portato tre striscioni: uno con il drappo del gruppo organizzato, uno con la scritta "Dal 1897 la vera storia di Torino siamo noi" e l'ultimo con una zebra che infilza un toro in una corrida con la scritta "El mata Toro".

Iniziativa che la società bianconera ha condannato velocemente e duramente in un derby che si preannuncia ancora più complicato. Alcune migliaia di ultras della Juventus sono partiti in corteo da piazzale Caio Maio, quartiere Mirafiori di Torino e, dopo aver percorso corso Unione Sovietica hanno raggiunto piazza San Gabriele di Gorizia, a pochi metri dallo Stadio Olimpico Grande Torino, dove alle 18 si giocherà il derby della Mole. "Dal 1897 padroni di Torino", era la scritta sullo striscione in testa al serpentone bianconero. Molti gli slogan contri i rivali granata. Oltre a fumogeni sono stati esplosi alcuni grossi petardi. La forze dell'ordine controllano la situazione e per evitare che le due tifoserie vengano a contatto.

ULTRA' JUVE: "NESSUN OLTRAGGIO AI CADUTI DI SUPERGA" 
Nel blitz di una cinquantina di ultras della Juventus al colle di Superga, nella notte prima del derby con il Torino, "nessuno si è permesso nemmeno di pensare a oltraggiare la lapide dei caduti". Lo scrivono i Drughi, in un comunicato pubblicato sul loro profilo Instagram. Gli ultras bianconeri, nella tarda serata di venerdì, avevano esposto alcuni striscioni tra cui quello con la scritta "Dal 1897 la vera storia di Torino siamo noi". Un'azione che ha suscitato molte polemiche e proteste nel mondo granata, sul quale è intervenuta, ieri pomeriggio, anche la Juventus con un messaggio di condanna su X. "È stata solo una dimostrazione - scrivono oggi i Drughi - che Superga, dominando dall'alto la nostra città, fa parte dal 1897 (anno di costituzione della Juventus, ndr), della storia della prima squadra di Torino". E "la basilica di Superga è sin dalla sua costruzione, simbolo della città di Torino alla pari della Mole e del Caval'd brons (la statua equestre in piazza San Carlo, ndr), e non del Torino inteso come squadra di calcio. Lungi pertanto da noi inneggiare ai morti, come vorremmo fosse fatto nei nostri riguardi dalle altre tifoserie". Proprio quest'anno ricorre il 75° anniversario, il 4 maggio, della tragedia del Grande Torino annientato nell'incidente aereo sul colle di Superga.

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