QUI JUVE

Juventus, Szczesny: "Siviglia? Sensazioni positive, è la partita più importante dell'anno"

Il portiere bianconero a tre giorni dalla semifinale di ritorno di Europa League: "Vogliamo andare a Budapest"

  • A
  • A
  • A

Wojciech Szczesny carica la sua Juventus a tre giorni dalla semifinale di ritorno di Euorpa League contro il Siviglia: "Le sensazioni sono positive, soprattutto per quel gol al 97esimo, fondamentale per l'energia e l'entusiasmo che abbiamo in vista del ritorno - le parole del portiere polacco al canale Twitch dei bianconeri -. È la partita più importante dell’anno, l'unico trofeo a disposizione ed è bellissimo. Vogliamo la finale a Budapest".

Tra sorrisi e battute il numero 1 della Juve ha raccontato molto anche di se stesso: "Il mio portiere preferito è Perin, la mia parata più bella quella doppia sul rigore dell'Arabia Saudita, al Mondiale con la Polonia. Il giocatore che non vorrei mai trovare come avversario è Kostic, non vorrei mai affrontarlo perché quando tira in allenamento calcia fortissimo. Poi Gatti, non lo voglio mai affrontare perché lo picchierei, ma soprattutto Paredes perché comincia le risse".

A proposito di Mondiale e di Argentina: "Ho perso contro Paredes e Di Maria dopo aver parato il rigore a Messi, è stato bello ritrovarli alla Juve. Io ero molto contento perché quando esci tu supporti i tuoi compagni di squadra, ho guardato Rabiot, Paredes, Angel... Volevo la vittoria dell’Argentina anche per Dybala, ero molto contento".

Qualche digressione anche sul passato e su come ha cominciato a giocare tra i pali: "Io volevo fare l’attaccante, ma facevo schifo. Mi piaceva giocare a calcio ed essendo più alto mi hanno messo in porta. Alla prima bella parata non volevo più tornare in attacco. In realtà vorrei fare anche ora l’attaccante, ma quando sei giovane e capisci che sei più bravo degli altri a fare qualcosa è una bella sensazione, ti senti forte, da fiducia, autostima, l’ho fatto perché era l’unica cosa che sapevo fare bene".

Infine un ricordo di quando è arrivata la chiamata della Juventus: "Avevo un anno di contratto con l’Arsenal, poi ho fatto un anno a Roma in prestito e parlavamo delle possibili destinazioni. Quando ho sentito la Juve ho detto 'eccomi'. Ricordo la prima partita con la Roma all’Allianz Stadium: vicino agli spogliatoi ci sono tutti i trofei, addirittura nello spogliatoio spesso. Lì capisci l’importanza del club".

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti