Allegri "Serve rabbia post-Cardiff"

Buffon: "Giusto dare la 10 a Dybala. La nostra difesa è ancora forte"

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"Sfruttiamo la rabbia post finale di Cardiff". Indica la via, Massimiliano Allegri, alla vigilia della Supercoppa con la Lazio. Il tecnico della Juve non scioglie le riserve sulla formazione: "Ho 3-4 dubbi, giocano sicuramente Buffon, Dybala, Higuain e Mandzukic". 70 giorni dopo la finale di Champions i bianconeri si giocano un altro trofeo. Buffon è carico: "Ho una strana euforia. Bonucci? La nostra difesa è sempre forte. Giusto dare la 10 a Dybala"

Come si rinnova la forza della Juve? Sei riuscito ad far abbassare le orecchie e alzare le antenne?
"Dopo la sconfitta di Cardiff c'è stata grande rabbia. Questa rabbia va usata per affrontare questa stagione. Siamo consapevoli della nostra forza ma bisogna lavorare giorno dopo giorno. Bisogna evitare quello che era successo due anni fa: avevamo sì vinto la Supercoppa, ma eravamo partiti male in campionato. Centrare gli obiettivi: essere a febbraio-marzo in lotta per tutto".

Che gara si aspetta?
"La Lazio è ben organizzata con giocatori di buona qualità. Dobbiamo avere rispetto degli avversari e lo faremo anche domani sera".

Nuovi arrivati e tanti giovani, cosa si aspetta?
"Serve un po' di tempo, ma quello che tutti devono capire è che ogni palla che si gioca nella Juve è una palla importante, lo possono capire solo gradualmente".

Formazione?
"Ho 3-4 dubbi da sciogliere. Certezze: Gigi gioca, Higuain gioca, Dybala gioca. Gli altri vedremo: Mandzukic gioca"

Ha pensato alle dimissioni, e ora come sta?
"Dopo Cardiff ho fatto una riflessione se avevo voglia e forza di andare avanti. Ho pensato che con questa squadra abbiamo davanti un futuro importante. Quindi siamo qui, pronti a giocare e a vincere".

Senza Bonucci, chi prenderà il suo posto di leader della difesa?
"I giocatori non sono tutti uguali. Lui ha deciso di giocare nel Milan, al suo posto giocherà qualcuno che ha caratteristiche diverse".

Il lavoro in campo coi nuovi arrivati e il modulo: a che punto siete?
"L'anno scorso siamo partiti a tre, poi si è cambiato. Le statistiche e l'esperienza mi dicono che spesso si parte con un sistema e poi si cambia. Nessun anno si parte e si finisce nello stesso modo. Dipende dagli equilibri che troveremo".

L'umore della squadra dopo la batosta in Champions?
"La Juve vuole sempre vincere, negli ultimi anni abbiamo fatto cose impressionanti. Le finali perse ti danno amarezza, ma è un orgoglio aver giocato due finali di Champions in tre anni".

Che ruolo avrà Bentancur?
"È un calciatore intelligente, è un ragazzo di sicuro avvenire. Per me è molto importante. Può giocare a metà campo nei due o tre di mezzo".

Quante critiche estive, cosa ne pensa?
"A Londra contro il Tottenham speravo tanto che non facessimo gol. Era la partita giusta per prendere una legnata, imparare la lezione e preparare la sfida con la Lazio. Le gambe sono quelle che sono, abbiamo lavorato tanto. La preparazione è stata buona, nel gruppo c'è armonia".

Era meglio giocare la Supercoppa a Natale?
"Giocarla a dicembre vuol dire che hai alcuni giocatori squalificati, si gioca con degli svantaggi. Ora la condizione non è ottimale fisicamente servirà la testa per portarla a casa".

Dove deve migliorare la sua Juventus?
"In tante cose: la condizione, il gioco di squadra, ma c'è grande disponibilità da parte dei ragazzi e sono contento. Ci sono 57 partite da fare, cerchiamo di giocarle tutte. La Juve ha fatto passi da gigante in Europa, l'obiettivo è quello di giocarsi i quarti di finale. Quest'anno con cinque inglesi dentro sarà ancora più difficile, potranno venir fuori gironi molto tosti. Abbiamo consapevolezza dei nostri mezzi, ma quello che è stato fatto rimane nella storia, ora riparte una stagione dove siamo tutti a zero".

70 giorni dopo Cardiff, contro la Lazio adesso siete in un'altra finale ma siete favoriti. Come ci arrivate?
"Credo che ci siano tutti gli elementi e le condizioni per fare una grande gara, che è quello che richiede l'evento. Al di là dell'avversario, che magari con noi ultimamente ha fatto fatica perché lo abbiamo sempre rispettato e temuto, spero che la striscia positiva continui, vogliamo riempire di trofei la nostra bacheca. La Supercoppa sarebbe importante per cominciare con il piede giusto".

Cosa pensi della maglia numero 10 a Dybala?
"Penso che in questa squadra nessuno più di lui potesse ricevere questa gratificazione da parte della società: il passo per questo tipo di proposta è partito dalla società nei suoi confronti. Credo sia un segnale molto bello, anche responsabilizzante per quello che riguarda Paulo. Ma penso anche che realmente un talento come lui, un giocatore con quel tipo di carattere, con quel tipo di voglia di migliorarsi e di vincere, possa rappresentare degnamente questo numero. E come ho detto all'inizio era l'unico che meritava e poteva prendere l'eredità di una maglia così pesante".

È l'ultima Supercoppa che giocherai? Ci pensi?
"No, so pensando che domani ci sarà un'altra sfida e un'altra Supercoppa, per cui è motivo di grande soddisfazione e allegria, perchè in linea di massima ho vissuto quasi sempre la mia vita cercando di estrapolare le cose positive da quelle negative. Da quando è cominciata la stagione ho una strana euforia, una strana felicità che probabilmente è figlia anche di quel pizzico di follia che mi ha sempre contraddistinto e che probabilmente mi ha portato fino a qua oggi. E questo mi basta, nel senso ch domani sarà una partita importantissima per noi, per la Juventus, per il mondo Juve, e vogliamo, e voglio disputarla, assaporare questo tipo di emozioni che non saranno eterne nel miglior modo possibile".

Non c'è più Bonucci: come vedi la difesa della Juve oggi?
"La vedo come tutti gli altri anni, la vedo forte e sono convinto che sarà un punto di forza della squadra come lo è sempre stata, probabilmente con caratteristiche un po' diverse, però i giocatori che la compongono sono giocatori che non hanno nulla da invidiare a nessuno. E questo basta e avanza per avere un certo tipo di ottimismo e di certezza. Le critiche arrivate nel precampionato sono state un po' strumentali: erano amichevoli, con tanti cambi e tante sostituzioni. I verdetti diamoli tra 15 partite".

Szczesny il tuo degno erede?
"Sì e l'ho detto anche di recente: la Juve ha preso il miglior portiere della passata stagione, ha anche una grande esperienza internazionale. Poi conoscendo 'ciech' in questo mese che ci siamo allenati insieme, posso confermare il giudizio sul portire e in più posso anche dire che è un ragazzo che si inserirà benissimo, perchè si è già inserito nel gruppo di lavoro, nello spogliatoio, nel modo di pensare e di lavorare della Juve. E questo secondo me è molto importante".

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