IL PROCESSO

Juventus, caso plusvalenze: processo riaperto e 15 punti di penalizzazione

La Corte d’Appello della Federcalcio ha riaperto il processo sportivo. Prosciolti gli altri club, sanzioni solo per Juventus e dirigenti bianconeri

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Il caso plusvalenze che riguarda la Juventus ha portato alla riapertura del processo sportivo. La Corte federale ha infatti accolto l'istanza per la revocazione del processo plusvalenze, presentata dalla procura della Figc sanzionando la Juventus con una penalizzazione di 15 punti in classifica. Una stangata superiore alla richiesta della Procura federale che era stata di 9 punti di penalità. Prosciolti tutti gli altri club. Tra 10 giorni verranno rese note le motivazioni della sentenza, successivamente la Juventus avrà 30 giorni per il ricorso al Consiglio di garanzia del Coni per l'appello che deciderà sulla legittimità processuale e non sul merito della sentenza. Questo significa che la società bianconera non potrà puntare ad avere una riduzione della penalità, ma solo a un annullamento della sentenza.

LE TAPPE DELLA GIORNATA
22:56 - LA NOTA DEI LEGALI DELLA JUVENTUS

"L’odierno accoglimento del ricorso per revocazione da parte delle Corte d’Appello Federale ci pare costituisca una palese disparità di trattamento ai danni della Juventus e dei suoi dirigenti rispetto a qualsiasi altra società o tesserato." Attendiamo di leggere con attenzione le motivazioni per presentare il ricorso davanti al Collegio di Garanzia dello Sport, tuttavia evidenziamo, fin da ora, che alla sola Juventus e ai suoi dirigenti viene attribuita la violazione di una regola, che la stessa giustizia sportiva aveva ripetutamente riconosciuto non esistere. Riteniamo che si tratti di una palese ingiustizia anche nei confronti di milioni di appassionati, che confidiamo sia presto sanata nel prossimo grado di giudizio.

22:20 - FUTURI SVILUPPI SPORTIVI
A fine gennaio la Procura dovrà decidere sul secondo filone, aperto prima di Natale, con plusvalenze non note ai tempi del primo processo sportivo. In seguito potrebbero esserci sviluppi, a livello sportivo, sul caso stipendi (entro il 22 febbraio) mentre il 27 marzo ci sarà la prima udienza preliminare sull'inchiesta Prisma per la giustizia ordinaria.

21:20 - IL COMUNICATO DELLA FIGC
La Corte Federale di Appello presieduta da Mario Luigi Torsello ha accolto in parte il ricorso della Procura Federale sulla revocazione parziale della decisione della Corte Federale di Appello a Sezioni Unite n. 89 del 27 maggio scorso, sanzionando la Juventus con 15 punti di penalizzazione da scontare nella corrente stagione sportiva e con una serie di inibizioni per 11 dirigenti bianconeri (30 mesi a Paratici, 24 mesi ad Agnelli e Arrivabene, 16 mesi a Cherubini, 8 mesi a Nedved, Garimberti, Vellano, Venier, Hughes, Marilungo e Roncaglio). La Corte ha confermato il proscioglimento per gli altri 8 club coinvolti (Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara) e i rispettivi amministratori e dirigenti.

21:10 - LA CORTE FEDERALE HA DECISO: PROCESSO SPORTIVO RIAPERTO
Il caso plusvalenze che riguarda la Juventus si è riaperto ed è pronto il processo. La Corte federale ha infatti accolto l'istanza per la revocazione del processo plusvalenze, presentata dalla procura della Figc. In questo modo il processo sportivo a carico della Juventus è stato riaperto, mentre sono stati prosciolti gli altri club. Sanzioni solamente per la Juventus e i suoi dirigenti. La Corte d'Appello federale ha acuito le richieste della Procura in merito alle sanzioni inflitte alla Juventus e ai suoi dirigenti nel caso plusvalenze. Alla Juventus sono stati inflitti 15 punti di penalizzazione in classifica. Per quanto riguarda la dirigenza: 2 anni e mezzo di inibizione a Fabio Paratici, 2 anni ad Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene, 1 anno e 4 mesi a Cherubini e 8 mesi a Nedved.

18:30 - IL BOTTA E RISPOSTA TRA ACCUSA E DIFESA
In attesa della sentenza, emergono dettagli sull'udienza. ​​​​​​Botta e risposta, di fronte alla Corte federale, sull'uso delle plusvalenze tra il procuratore Chinè, e la difesa della Juve. Il capo della procura federale ha sottolineato che secondo la sua accusa quelle contestate servivano a coprire le perdite; i difensori del club bianconero hanno ribattuto che le plusvalenze in oggetto, per 60 milioni, rappresentano solo il 3,6% dei ricavi. In particolare, hanno sottolineato, negli anni ai quali la procura fa riferimento la società ha chiamato 700 milioni di aumenti di capitale, su tre anni ha avuto ricavi di 1675 milioni e su un totale di 323 milioni di plusvalenze i 60 contestati da Chine' sono il 18% del totale e, appunto, il 3,6% dei ricavi.

17:15 - UDIENZA FINITA, SI ATTENDE IL DISPOSITIVO
L'udienza della Corte di appello federale sul caso plusvalenze per la Juve e altri 8 club si e' appena conclusa. Il dispositivo (se accogliere la richiesta della procura Figc di riaprire il procedimento e le eventuali sanzioni)- apprende l'ANSA - e' previsto in serata

17:00 - DIFESA JUVE: "NULLA DIMOSTRA ARTIFICIOSE SOPRAVVALUTAZIONI"
"Nessuno degli elementi valorizzati dalla procura Federale" nell'ambito delle operazioni di mercato "dimostra l'esistenza di una artificiosa sopra-valutazione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori alle predette operazioni, con ciò rendendosi piena infondatezza dell'odierno ricorso". Lo sostiene la difesa Juventus. Circa la "sussistenza di documenti interni e budget riportanti l'indicazione di plusvalenze come obiettivo strategico", "non costituiscono affatto - scrivono i legali- un elemento che possa fondare la natura fraudolenta e artificiosa delle operazioni concluse e dei valori ad esse assegnati". I bianconeri avevano già presentato una memoria difensiva, la cui linea è nota dal comunicato del 22 dicembre, quando la società si diceva convinta di poter dimostrare "la correttezza del proprio operato, l’assenza di elementi nuovi sopravvenuti rilevanti per il giudizio rispetto alla decisione della Corte federale di appello e la carenza dei presupposti dell’impugnazione proposta".

14:01 - L'ACCUSA CHIEDE 9 PUNTI DI PENALIZZAZIONE PER LA JUVE
Il procuratore della Figc, Giuseppe Chinè, ha chiesto 9 punti di penalizzazione per la Juventus alla corte della Figc chiamata a valutare la riapertura del processo sportivo per le plusvalenze, dopo la richiesta di revocazione della sentenza di archiviazione. Chinè ha anche chiesto 16 mesi di inibizione per Agnelli, 20 e 10 giorni per Paratici, 10 mesi per Cherubini, 12 mesi pe tutti gli altri consiglieri. "La pena deve essere afflittiva, la Juventus in classifica deve finire ora dietro la Roma, fuori dalla zona delle Coppe Europee": così Chinè ha motivato la sua richiesta di 9 punti di penalizzazione per la Juve. 

12:50 - UDIENZA AL VIA
La discussione sull'istanza di revoca della sentenza di assoluzione presentata dalla Procura della Figc relativa alla riapertura del caso plusvalenze che vede coinvolta la Juventus e altri 8 club (Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara) era cominciata alle 12.50 da remoto presso la Corte federale d'Appello a sezioni unite. Nella vicenda sono coinvolti anche 52 dirigenti o ex dirigenti fra i quali Agnelli, Nedved, Arrivabene e Cherubini. Presente anche il nuovo presidente della Juventus, Gianluca Ferrero, in collegamento da Torino. Oltre ai legali, per il club bianconero presente anche il ds Federico Cherubini. In collegamento anche Fabio Paratici, ex dirigente Juve ora al Tottenham.

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