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Juventus, Milik si presenta: "Ho sempre voluto un club così, posso giocare con Vlahovic"

L'attaccante polacco in conferenza: "In nazionale ho giocato accanto a Lewandowski, ma deciderà il mister"

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Per Arek Milik è il giorno della presentazione come nuovo giocatore della Juventus. L'attaccante polacco, che ha già fatto il suo esordio in bianconero nel finale della sfida con la Roma, è arrivato in prestito dal Marsiglia, dove aveva collezionato 30 gol in 55 presenze dal gennaio 2021. A Torino, intende ripetersi: "Questo è un momento speciale nella mia vita - le sue parole -. Giocare in un club così grande è sempre stato un mio obiettivo, ora sono qui ed è bellissimo. Devo dare tutto me stesso e fare gol".

Inevitabile partire da uno dei temi più chiacchierati dal giorno del suo arrivo, ossia la convivenza con Dusan Vlahovic: "Ho fatto appena 2-3 allenamenti e non ci sarà molto tempo per lavorare, ma so di poter giocare anche accanto a un'altra punta, l'ho fatto anche in nazionale con Lewandowski. Deciderà il Mister come impiegarmi. Il mio ruolo è fare gol e mi piace giocare sia da solo sia con le due punte".

Poi però ha preferito non sbilanciarsi sul paragone tra i due: "Difficile paragonare i giocatori. Dusan è molto giovane, sicuramente è forte, ma Lewandowski è in un altro momento della carriera. Sono tutti e due forti, per gli attaccanti parlano i numeri. Dusan è giovane e ha un grande futuro davanti a sé, è un momento difficile per fare un paragone".

Milik ha poi confessato di essere già stato vicino a vestire il bianconero in passato: "Sì ero vicino alla Juve, ma le cose poi sono andate in modo diverso. Tante volte il mio nome è circolato attorno alla Juventus e 2-3 anni fa poteva concretizzarsi, ma alla fine non se ne fece nulla".

L'attaccante ha poi rassicurato sulle sue condizioni fisiche, visti i guai del passato: "Fisicamente sto benissimo. Ho fatto 30 gol in 50 partite a Marsiglia, però quello che ho fatto non conta più, conta solo quello che si fa nel presente e nella prossima partita. Ora scriverò nuove pagine, questa è la cosa più importante".

L'ex Napoli ha poi parlato del suo passato, di cosa non ha funzionato in azzurro e delle emozioni che vivrà nel tornare al San Paolo, ma lo ha fatto in maniera abbastanza fredda: "Non ho guardato il calendario e non so quando giocheremo lì. Cosa non ha funzionato? Che quando volevo andare via le cose non sono andate come volevamo tutti e sono finto fuori rosa. Quelle contro la Juve erano sempre partite speciali, ma penso anche che non sono il primo né sarò l'ultimo giocatore a vestire entrambe le maglie. Ora gioco nella Juve ed è questo che mi importa".

Poi ha spiegato la rottura col Marsiglia: "A fine campionato volevo restare, c'era un buon progetto. Poi le cose sono un po' cambiate, con mister e giocatori nuovi. Per me è arrivata un'opportunità importante e ho deciso di fare questa scelta".

Infine una battuta sui primi giorni a Torino: "Con Tek (Szczesny, ndr) ci conosciamo da tanto tempo e da quando sono arrivato l'atmosfera nella squadra è davvero buona. Sicuramente le strutture qui sono incredibili, non devi pensare a niente, solo a giocare a calcio. Non ti manca niente, ci sono tante persone che lavorano per noi".

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