VERSO SPEZIA-JUVENTUS

Juventus, Allegri: "È ora di vincere, con lo Spezia giocano Chiesa e de Ligt"

Il tecnico bianconero torna anche sullo sfogo dopo il pareggio col Milan: "Sono umano, esigo responsabilità"

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La Juventus vola a La Spezia alla disperata ricerca della prima vittoria in campionato. I bianconeri sono fermi a quota 2 punti dopo le prime quattro giornate e contro la squadra di Thiago Motta devono a tutti i costi trovare lo scossone decisivo: "Non bisogna chiacchierare, bisogna vincere - le parole di Max Allegri in conferenza stampa -. Erano 60 anni che la Juve non aveva 2 punti nelle prime 4 gare, a vedere la classifica è uno scontro salvezza. Ora serve una vittoria". Il tecnico toscano ha annunciato il forfait di Chiellini e svelato qualche altro dettaglio di formazione: "Morata è recuperato. Domani sicuramente partiranno titolari Chiesa e de Ligt, mentre Arthur e Kaio Jorge dovrebbero rientrare dopo la sosta".

LA CONFERENZA DI ALLEGRI

Sulle condizioni dei giocatori

"Con lo Spezia ci saranno dei cambi, perché stiamo giocando ogni tre giorni. Chiellini è l'unico indisponibile perché ieri aveva un po' di febbre. Ora sta meglio, ma preferisco lasciarlo a casa. Morata invece è recuperato. Domani sicuramente partiranno titolari Chiesa e de Ligt, mentre Arthur e Kaio Jorge dovrebbero rientrare dopo la sosta".

Sull'avversario

"Lo Spezia è una squadra sbarazzina, che gioca senza eccessive preoccupazioni e giocare nel loro stadio non è mai semplice. Noi dovremo giocare alla pari mentalmente e fisicamente, per poi far venir fuori le nostre qualità tecniche. Nei secondi tempi stiamo sbagliando troppo tecnicamente, anche quando non c’è molta pressione".

Sui confronti con il passato

"Questa Juve è diversa da quella che avevo, ma parlare del passato ora non ha senso. Non bisogna chiacchierare, bisogna vincere. Erano 60 anni che la Juve non aveva 2 punti in classifica nelle prime 4 gare. Ora serve una vittoria".

Sullo sfogo post Juve-Milan

"Sono umano, non sono fatto di ferro. Quelli che vanno in panchina devono essere determinanti quando entrano, in termini di approccio. Questo vale per tutti. Adesso si gioca in 16, non in 14, quindi esigo responsabilità".

Sui cali nei secondi tempi

"Ho rivisto la gara di domenica: dal 45’ al 55’ abbiamo sbagliato 8 palle gratuite. Bisogna avere una buona gestione della palla. Prima del loro pareggio abbiamo avuto noi potenziali occasioni da goal, ma nel calcio arriva l'episodio, lo paghi e magari rischi anche di perdere. Ci vuole più lucidità".

Su Rabiot

"Deve diventare più determinante in zona gol, deve essere più lucido e più cattivo. Uno con le sue qualità non può non segnare".

Su Locatelli

"Il suo inserimento procede bene, deve trovare l'equilibrio mentale e fisico per giocare tante partite consecutive. L'obiettivo è aiutare i giocatori a migliorare, io parlo con tutti per aiutarli in questo senso e lo fanno anche i più esperti. Vogliamo tutti insieme raggiungere obiettivi importanti, in campo e personali ".

Sulla gioventù della sua squadra

"Non possiamo parlare di squadra giovane. Parliamo di una squadra con giocatori molto bravi: c’è chi ha meno esperienza e chi più esperienza, ma non parliamo di giovani a 24 anni. I giovani sono un’altra cosa. L'esperienza è una cosa, l'età un'altra".

Sul battibecco Szczesny-Rabiot

"Se si sono chiariti? Non c’è tensione nella squadra. Una volta accadevano anche le scazzottate, che ogni tanto fanno bene… Noi lavoriamo tutti insieme per fare le cose per bene. Nell'episodio del gol del Milan abbiamo sbagliato di squadra".

Sulle chance scudetto

"Parlare ora di obiettivi a lunga scadenza non ha senso. Bisogna concentrarsi su domani, perché a vedere la classifica è uno scontro salvezza. Pensiamo a domani, poi vedremo".

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