I bianconeri, CR7 in testa, si sono subito messi alle spalle la delusione europea, ma per andare a prendere l'Inter è fondamentale la continuità
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Con il 3-1 inflitto al Cagliari la Juventus e Cristiano Ronaldo provano a mettersi definitivamente alle spalle la clamorosa eliminazione dalla Champions League e a tenere vive le ambizioni in campionato. La vittoria sui sardi, merito soprattutto di un gran primo tempo, ha messo in mostra una squadra capace di reagire con rabbia e orgoglio alla delusione europea e ha esaltato le capacità di un campione come CR7, che dopo le (meritatissime) critiche piovutegli addosso per la gara col Porto, ha zittito tutti con tanto di esultanza polemica, confermando che un campione come lui non sbaglia due partite di fila.
Il carattere evidenziato dai bianconeri e dal loro leader è l'elemento fondamentale da aggiungere a una squadra a cui il talento e la qualità non sono mai mancati e può essere l'arma in più per tentare quella che lo stesso Andrea Pirlo ha definito "un'impresa".
I segnali, a dir la verità, si stanno susseguendo da un po': dopo il ko col Napoli la Juve ha centrato 4 vittorie e 1 pareggio, superando agilmente Crotone, Spezia e Cagliari ed esibendo grande capacità di reazione contro la Lazio. Anche contro il Porto, per altro, i bianconeri erano stati capaci di ribaltare lo svantaggio iniziale, prima del pasticcio sulla punizione di Sergio Oliveira che li ha di fatto condannati all'eliminazione.
I ragazzi di Pirlo hanno già conquistato 6 punti in più rispetto alle stesse gare del girone d'andata (19 contro 13) e ora sono attesi da tre sfide sulla carta tutt'altro che proibitive, contro Benevento, Torino e Genoa. Tra queste ultime due, però, si inserirà anche il recupero della partita d'andata contro il Napoli, che potrebbe rappresentare il vero punto di svolta: vincere contro gli uomini di Gattuso significherebbe recuperare tre punti "gratis" all'Inter, scavalcare il Milan (sempre che si arrivi al 7 aprile con l'attuale classifica) e cominciare a far sollevare qualche sopracciglio dalle parti di Appiano Gentile.
Perché Antonio Conte possa davvero cominciare a preoccuparsi è però necessario fare risultato anche contro le "piccole", a cominciare dal match con i ragazzi di Inzaghi, che all'andata fermarono la Juve sull1-1. I punti da recuperare sono tanti e, pur considerando lo scontro diretto alla penultima, CR7 e compagni hanno solo una strada percorribile: devono diventare infallibili. Il portoghese ha già dimostrato di essere pronto, Morata si sta ritrovando, Chiesa è una garanzia e a breve potrebbe anche rivedersi Dybala. L'arsenale bianconero è pronto per il rush finale, nel quale non saranno più ammessi errori.