Il capitano bianconero: "Per vincere la Champions ci è mancato poco, tra tutte le eliminazioni rimpiango quella con l'Ajax"
Giorgio Chiellini dovrà osservare la Juventus da spettatore ancora per un po' di tempo ma ha già le idee chiare sul suo futuro: "Gioco altri due anni, non di più. Poi mi piacerebbe iniziare una carriera dirigenziale ma senza fretta: i calciatori non devono pensare di essere già pronti per un altro ruolo il giorno dopo il ritiro. Un gradino alla volta, come la riabilitazione (a settembre è stato operato al ginocchio destro, ndr).
Il capitano bianconero spiega perché non è attirato da una carriera in panchina: "La vita dell'allenatore è totalizzante, sei come un amministratore di un'azienda di 50-60 persone - le parole a La Gazzetta dello Sport -. Non basta un buono schema tattico, devi essere leader e psicologo. In questo momento è una responsabilità che non sento dentro". Anche perché Chiellini pensa già al rientro in campo, maglia azzurra compresa: "A Mancini ho detto che arriverò bello fresco per l'Europeo, mi piacerebbe godermelo anche perché sarà la mia ultima manifestazione con la Nazionale".
Con la Juve l'obiettivo invece resta, scudetto a parte, la Champions League: "In questi anni ci è mancata la capacità di gestire le finali che abbiamo raggiunto e poi abbiamo perso alcune partite in modo rocambolesco. In particolare rimpiango quella della scorsa stagione contro l'Ajax: sono convinto che se fossimo passati avremmo avuto la strada spianata verso la finale. Ma non è ancora finita...".
A proposito di Champions, Dybala ha messo la firma contro la Lokomotiv Mosca: "Non sarei sorpreso se Paulo facesse qui quello che hanno fatto Trezeguet, Camoranesi e Nedved cioè un percorso importante con la Juventus".