VERSO TORINO-JUVENTUS

Pirlo: "Dybala, Arthur e McKennie non convocati per il derby. Il futuro? Penso a una partita per volta"

L'allenatore bianconero ha deciso, insieme alla Società, di escludere i tre giocatori 

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Si gioca molto nelle prossime due partite, con il Torino, in un derby fondamentale sia per i bianconeri che per i granata, e con il Napoli nel recupero. Andrea Pirlo, in ogni caso, ha deciso di non convocare i tre giocatori che hanno violato il coprifuoco a casa di McKennie. Nella conferenza stampa di presentazione del derby, poi, l'allenatore bianconero ha detto di non essere preoccupato per il suo futuro e di pensare a una partita per volta.  

LA CONFERENZA DI PIRLO
Le prime parole sono sulla vicenda che ha scosso il mondo Juve nelle ultime ore: "Parlo adesso di quanto successo l'altra sera, almeno poi pensiamo alla partita. I tre giocatori coinvolti non sono convocati per la gara di domani e torneranno a lavorare col tempo e vedremo quando. Non voglio più avere a che fare con questo discorso".
Come valuta il Torino di Nicola?
"Il Toro è cambiato perché c'è molta differenza con l'allenatore di prima, giocano con moduli diversi. Le squadre di Nicola hanno un’impronta ben precisa, ha fatto bene e sappiamo bene cosa troveremo in campo. Dovremo affrontarla con grande rabbia, dopo il Benevento abbiamo voglia di rivalsa, in più è un derby e va giocato con aggressività e voglia di vincere".
C'è stato un faccia a faccia con la squadra per cercare di trovare spiegazioni al momento difficile?
"Non c’è stato nessun confronto, sono arrivati solo ieri i giocatori. Abbiamo parlato con tutti singolarmente. Sappiamo l’importanza della gara e sappiamo cosa è successo nelle settimane precedenti. Parleremo prima della partita e la affronteremo al meglio".
Guardate di più chi è davanti a voi o a chi sta dietro in classifica?
"L'approccio è di vincere tutte le partite e poi si vede cosa succede sia davanti che dietro. L'obiettivo è vincere quella di domani e poi pensare a quella successiva, il nostro obiettivo è vincere tutte le partite".
Come sarà l'approccio psicologico al derby?
"Bisogna dire che c’è da ripartire perché bisogna andare avanti, voltare pagina e cercare di migliorare. Tutte le volte che c’è una caduta c’è sempre da ripartire. Ci sarà grande orgoglio perché è una squadra di campioni che hanno affrontato già momenti come questi. Avranno grande voglia di rivalsa e di dimostrare di essere un gruppo fantastico di grandi giocatori".
Come sono le condizioni di Alex Sandro?
"Sta bene, ha recuperato dall'infortunio. Ha avuto modi allenarsi, è uno dei pochi che non ha avuto problemi e si è potuto allenare regolarmente".
E di Danilo?
"È a disposizione, aspettiamo gli ultimi tamponi e domani vedremo chi avremo a disposizione. E' una opzione sia per la difesa che per il centrocampo".
Ha il rimpianto di non aver alzato abbastanza la voce in questa stagione?
"Alzare la voce fuori dal campo non è giusto, nei limiti e nelle regole possono far quello che vogliono. Alziamo la voce in campo, al di fuori sono grandi e vaccinati ed è giusto che facciano ciò che vogliono nel rispetto delle regole".
Come sono le condizioni di Ronaldo?
"Sta bene. Era giustamente arrabbiato perché nelle qualificazioni ai Mondiali deve esserci il Var e la gol line technology. Sono partite importanti".
Chiellini e Buffon spera di averli l'anno prossimo? E come pensa di utilizzare Bernardeschi?
"Siamo ancora in questa stagione ed è normale che pensiamo a questa. Giusto che io mi basi sul presente. Chiellini sta bene, è rientrato dalla Nazionale perché non poteva giocare la seconda e la terza era su un campo sintetico. Ringraziamo anche Mancini per questo. Bernardeschi può fare sia il terzino che l'esterno di fascia. Abbiamo studiato delle varianti, poi sono da mettere in campo ed erano difficili da proporre non avendo i giocatori".
La decisione di escludere i tre giocatori dal derby è stata sua o della Società?
"La decisione l'ho presa io e la Società ha fatto il resto. Per la parte tecnica ho deciso io. Queste cose sono sempre successe, ma questo non è il momento per quanto sta succedendo nel mondo. Non era il momento giusto per farlo, siamo degli esempi e non è giusto che ci si comporti così".
Pensa che le prossime due partite siano decisive per il suo futuro?
"Io penso a partita dopo partita e a fare il mio lavoro, poi è chiaro che se perdi 10 partite su 10 è giusto che vai a casa".
E' preoccupato per la situazione dei portieri?
"Non ci aspettavamo la squalifica di Buffon. Per Szczesny aspettiamo il tampone, altrimenti c'è pronto Pinsoglio".
Vede unità di intenti nella sua squadra?
"C'è sempre stata, la squadra ha sempre pensato a un solo obiettivo. Ha sempre pensato nella stessa direzione e continuerà a farlo".

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