L'ANALISI

Juve, esperimento tridente promosso a metà

Vlahovic, Chiesa e Di Maria insieme per la prima volta tra alti e bassi: Allegri pensa a un nuovo test col Nantes?

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Il primo esperimento di tridente pesante in casa Juve ha mostrato alti e bassi. Contro la Fiorentina, Allegri ha schierato per la prima volta assieme dall'inizio i suoi top player dell'attacco, ma non tutto ha funzionato nel migliore dei modi. Certo, avere in campo contemporaneamente Vlahovic, Chiesa e Di Maria è garanzia di qualità e pericolosità offensiva, ma bisogna anche considerare l'altro lato della medaglia. In particolare, il centrocampo a quattro ha pagato dazio sia in fase di copertura, sia in fase di costruzione del gioco. Con il 3-4-3, Kostic vede un po' limitate le sue incursioni ed è costretto a fare un ruolo difensivo che ancora non è nelle sue corde.

Vedi anche Juventus, Allegri: "Dispiace per alcuni fischi, qualcuno arriva allo stadio prevenuto" juventus Juventus, Allegri: "Dispiace per alcuni fischi, qualcuno arriva allo stadio prevenuto" Dal canto loro, poi, Rabiot e Locatelli mancano delle qualità necessarie per innescare il trio delle meraviglie e per forza di cose si devono preoccupare soprattutto degli avversari. In più, le assenze di Cuadrado e Pogba limitano le alternative a disposizione del centrocampo bianconero. E, chiaramente, con il francese in campo, la situazione sarebbe ben diversa. Insomma, per adesso si è trattato solo di un abbozzo, anche se ci sono alcuni segnali interessanti.

Vlahovic, senza quel fuorigioco millimetrico, sarebbe andato a segno per la seconda partita consecutiva e Di Maria ha messo comunque lo zampino nel gol di Rabiot. Solo Chiesa ha faticato un po' di più, forse innervosito dal fatto di giocare contro la sua ex squadra e dalle ultime intercettazioni che lo vedevano, suo malgrado, protagonista.

Di certo ci sono tutti gli ingredienti affinché il piano di Allegri abbia successo, ma servirà anche che i tre tenori ritrovino la migliore condizione fisica, visto che sono reduci da problemi più o meno seri. Manca ancora un po' di intesa, ma anche qui è solo questione di tempo. Anche perché, con la loro uscita, la Juve si è indebolita parecchio, abbassando il suo baricentro e rischiando più del dovuto.

Proprio per questo non è detto che l'esperimento venga riproposto a breve. Certo, la sfida di giovedì contro il Nantes potrebbe rappresentare un secondo test ghiotto, visto che l'avversario non è dei più ostici. Ma l'occasione è buona pure per fare un po' di strada anche in Europa e forse non è il caso di correre rischi inutili in un momento così delicato della stagione. A meno che Allegri non abbia un'altra ispirazione alla vigilia...

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