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"Senza Doha stagione eccezionale"

Il capitano bianconero: "Obiettivo? Consacrarci in Europa" 

16 Gen 2015 - 17:57

Il Verona per chiudere il girono di andata e una prima parte di stagione che "senza la sconfitta in Supercoppa a Doha sarebbe stata eccezionale". Questo il pensiero di Gigi Buffon. Il capitano bianconero, intervistato dalla tv di casa, ha tracciato un primo bilancio della stagione, guardando però anche al futuro: "Cosa desidero? Confermarci in campionato, vincere la Coppa Italia che manca da tanto ma soprattutto fare più strada possibile in Europa".

Come giudichi il successo in Coppa col Verona?
"Quella col Verona in Coppa Italia è stata una prova senz'altro convincente, a dimostrazione del fatto che siamo una rosa molto competitiva, molto amalgamata e con giocatori e singoli che hanno delle qualità eccelse. Poi in mezzo a tutto questo ha fatto sicuramente piacere ritrovare e rivedere un Pepe frizzante. E rivedere anche la partecipazione della gente a una partita di Coppa Italia che è stata veramente importante".

Domenica sera c'è di nuovo la squadra di Mandorlini. Che gara sarà secondo te?
"Sara una gara probabilmente diversa, con una squadra che magari non ci affronterà a viso aperto come ha fatto nella partita di Coppa Italia. E probabilmente avrà anche il dentino avvelenato, perché magari perdere in maniera così netta è un qualcosa che non fa piacere a nessuno e vedendo un po' i connotati caratteriali del loro allenatore, sicuramente, troveranno energie e rabbia a dismisura per cercare di vendicare questa sconfitta".

I prossimi due turni di campionato sono importanti perché bisogna sfruttare il doppio turno casalingo interno (Verona e Chievo).
"Si si però è importante solo per noi, nel senso che quando sei davanti, hai la fortuna e l'onore di sapere che tutto dipende da te. E per cui quando ci sono gare da vincere non bisogna tentennare, ma bisogna continuare a dare dimostrazione, soprattutto, a noi stessi di essere una squadra che sa quando deve accelerare e sa quando magari poter rifiatare anche durante la stagione".

Facciamo un bilancio di questa prima parte della stagione.
"Beh sicuramente se avessimo vinto la Supercoppa sarebbe stata una metà di stagione eccezionale e sopra ogni più rosea aspettativa. Adesso dico che al di là di quella sconfitta le indicazioni che ha dato la Juve è di una squadra che è in chiara evoluzione e che probabilmente anche in tanti giocatori sta trovando una maturità e sta cercando anche una consacrazione a livello europeo. E l'obiettivo è sicuramente quello di fare più strada possibile in Champions League, seppur difficile, confermarsi in Italia nel campionato, ma anche con la Coppa Italia, perché alla fine è un trofeo che manca da troppo tempo a una squadra come la Juve".

Quale parata o quale partita ti porti dentro da questa prima parte di stagione?

"Beh sicuramente una delle più belle è stata quella con la Sampdoria in casa. E una importante è stata con l'Atletico di Madrid, sempre in casa, visto che era la gara decisiva. Però devo dire che seppur non mi piaccia celebrarmi, sono veramente soddisfatto di quello che stiamo e che sto facendo. Perché insomma tutti da parecchio tempo, anche in maniera corretta, aspettano sempre, non dico il tracollo, ma il crollo e invece la cosa che mi piace e mi stimola da morire è rilanciare sempre e dimostrare che magari certe cose che sto facendo ora magari dieci anni fa non le avrei fatte. E questa è la vera sfida".

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