LA RELAZIONE FINANZIARIA

Juve, approvata la semestrale di bilancio: rosso per 29,5 milioni

La Uefa ha aperto indagine sul club a dicembre, in seguito all’inchiesta di Consob e Procura di Torino, per verificare eventuali violazioni del Fair Play Finanziario

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La Juventus ha comunicato che il CdA bianconero, riunito sotto la presidenza di Gianluca Ferrero, ha esaminato e approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 31 dicembre 2022. Migliora nettamente il bilancio, in rosso per 29,5 milioni di euro nel primo semestre 2022/2023 rispetto alla perdita di 112,1 milioni nei primi 6 mesi del 2021/2022. L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022 ammonta a 333 milioni (153 milioni al 30 giugno 2022) Nel semestre ricavi e proventi a 276,2 milioni, in crescita rispetto ai 223,1 dell'analogo periodo dell'esercizio precedente; costi operativi a 210,6, a fronte dei 235,6 del primo semestre 2021/2022.

Nel documento legato alla semestrale, la Juventus ha rivelato che La UEFA lo scorso dicembre ha aperto una indagine, in seguito all’inchiesta di Consob e Procura di Torino, per verificare eventuali violazioni del Fair Play Finanziario. 

In data 1° dicembre 2022, l’UEFA Control Financial Control Body, “facendo seguito alle asserite violazioni finanziarie che sono state recentemente rese pubbliche a seguito dei procedimenti avviati dalla Consob e dalla Procura della Repubblica di Torino”, ha avviato un procedimento volto alla verifica del rispetto delle UEFA Club Licensing and Financial Fair Play Regulations – Edizione 2018. La Società presterà la massima cooperazione alla UEFA nel contesto del procedimento e fornirà ogni informazione e dato utile volto a dimostrare che la situazione economico-patrimoniale e finanziaria della Società non si è significativamente modificata rispetto a quanto riportato al CFCB nel contesto della sottoscrizione del Settlement Agreement. In data 9 dicembre 2022 il membro relatore nominato dal CFCB ha chiesto alla Società di presentare entro il 20 gennaio 2023 determinati documenti attinenti i) il procedimento presentato dalla Procura della Repubblica di Torino, ii) la decisione della Consob emessa nell’ambito del Procedimento 154-ter, e iii) eventuali documenti integrativi e osservazioni che la Società ritenesse utile presentare.

Nel documento si legge anche che i consulenti contabili e legali della Juventus che hanno analizzato 'promemoria' e 'memorandum' risalenti agli anni 2018, 2019 e 2020, attinenti a possibili operazioni di calciomercato con alcuni altri club - documenti facenti parte degli atti di indagine della Procura di Torino depositati il 27 febbraio e il 21 marzo 2023 - hanno accertato "radicale irrilevanza e inesistenza sotto il profilo giuridico, sia per l'ordinamento sportivo che per quello statuale".

La documentazione è stata analizzata - si legge nella relazione semestrale della Juventus - "anche al fine di verificare la presenza di documenti idonei a determinare, anche solo potenzialmente, effetti contabili sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2002 e/o sui dati comparativi del periodo precedente". Sulla base del parere degli esperti contabili e legali della Juventus, quindi, i memorandum "non rappresentano 'contratti' ai sensi del principio contabile Ifrs 15. Di conseguenza, la società non ha ritenuto sussistenti i presupposti in forza dei
quali modificare, se del caso, la rilevazione e/o la competenza dei ricavi e dei costi eventualmente correlabili alle operazioni ipotizzate nei documenti in oggetto".
 

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