Sono tanti i dubbi intorno al club bianconero sia a livello societario che tecnico
In poche ore la Juventus si è ritrovata senza un suo dirigente (Calvo sembra destinato alla Premier League) ma con la certezza che la conquista di un posto nella prossima Champions è tutto nelle sue mani, grazie alla vittoria dell'Atalanta sulla Roma. Le incognite, però, non mancano. Innanzitutto c'è da capire se Tudor resterà davvero. L'approdo alla coppa più importante potrebbe non bastare. Di certo c'è solo che ci sarà lui in panchina negli Usa per il Mondiale per club. Troppo poco tempo per un cambio radicale, visto che la manifestazione inizia tra un mese.
L'allenatore croato, con la conquista di un posto Champions e una figura dignitosa nella competizione iridata, avrebbe comunque fatto il suo, ma c'è sempre l'ombra lunga di Conte che aleggia sulla panchina bianconera. Se Antonio resterà ancora a Napoli, il futuro di Tudor sembra assicurato. In caso contrario c'è una forte corrente dirigenziale che lo riprenderebbe di corsa a Torino. Dal futuro della guida tecnica dipende anche il mercato che ha come punto focale la ricerca di un nuovo attaccante.
Giuntoli ha smentito l'interesse della Juve per Osimhen, ma anche la permanenza del dirigente è stata messa in dubbio. Ma il Managing Director Football bianconero può dormire sonni tranquilli (almeno per ora) anche grazie alle parole di Maurizio Scanavino che lo ha confermato da "Villa Miani" a Roma in vista della finale di Coppa Italia tra Milan e Bologna: "Giuntoli sta lavorando ovviamente già da tempo e stiamo progettando assieme le ipotesi per il futuro".
Di certo, al momento, si sa solo che Dusan Vlahovic non sarà al centro del prossimo attacco bianconero. La distanza tra quanto richiesto dal procuratore e l'offerta della Juve per il rinnovo di un contratto che scade l'anno prossimo, è troppo ampia e i bianconeri non hanno intenzione di perderlo a parametro zero nel 2026. C'è tanto da lavorare ed è tempo di decisioni importanti per riportare la Juventus nella élite del calcio italiano ed europeo. Questo è il motivo per cui John Elkann ha deciso di muoversi in prima persona per prendere delle decisioni, anche dolorose, in vista della prossima stagione.