All'Arsenal aveva scoperto Modric poi è diventato presidente del Tolosa: ai bianconeri piace come nuovo ad
Juve in fermento sia lato allenatore, si attende solo l'addio di Antonio Conte dal Napoli (ma al Mondiale per Club ci sarà ancora Igor Tudor in panchina), sia in dirigenza dove potrebbe arrivare, in tempi più stretti rispetto al nuovo tecnico, un nuovo dirigente: Damien Comolli.
Come anticipato nell'ultima puntata di Pressing, l'attuale presidente del Tolosa piace molto alla proprietà bianconera che pensa di inserirlo come nuovo amministratore delegato anche per superare l'addio di Francesco Calvo. Nato nel 1971 nel sud-est della Francia, non lontano da Montpellier, Comolli ha iniziato l'avventura nel calcio come allenatore delle giovanili del Monaco cambiando però quasi subito collocazione, abbracciando la carriera manageriale. Il successo non è tardato ad arrivare visto che, come scout dell'Arsenal dal 1996 al 2004, ha contribuito alla vittoria di 3 Premier League anche grazie all'arrivo di giocatori come Kolo Touré, Eboué e Clichy.
In seguito una breve parentesi come direttore sportivo del Saint-Etienne prima di tornare in Inghilterra, stesso ruolo, al Tottenham dove nel 2008 ha portato Luka Modric. Anche gli arrivi Henderson e Luis Suarez al Liverpool, dove è stato fino al 2012, portano la sua firma. Poi una fugace esperienza col Galatasaray prima di approdare al Tolosa, tra l'altro di proprietà di RedBird (non è un caso che tempo fa si era parlato di lui per il Milan), come presidente.
Ora è lui il nuovo obiettivo per la dirigenza Juve che, curiosamente, aveva criticato negli anni della gestione Andrea Agnelli (ad era Fabio Paratici), soffermandosi sui troppi prestiti che aveva: "Non si tratta di trading ma di semplice e chiara speculazione finanziaria. La Juventus ha circa 120 giocatori sotto contratto ma a disposizione in rosa ne tiene 25 al massimo. Perché ne preferisce gestire così tanti? Sono entrate aggiuntive grazie alla vendita di giocatori che non hanno intenzione di utilizzare in prima squadra. In pratica li compra per un milione e li rivende per cinque. Anche altri club lo fanno, ma non c’è correttezza nei confronti delle persone" le parole a Le Monde.