Rabbia, ma anche emozione. Voglia di rivincita e un po' di nostalgia. Leonardo Bonucci si confessa in esclusiva col nostro Riccardo Trevisani a Berlino in un'intervista visibile dalle 13 sul nostro sito e nell'edizione di SportMediaset su Italia 1. Non nomina Massimiliano Allegri, definito semplicemente "l'allenatore". Ecco le anticipazioni: "Ho letto e sentito cose non vere dette dalla Juventus e dall'allenatore. E' falso che a ottobre e a febbraio mi era stata comunicata la volontà di interrompere il rapporto alla fine della stagione. Anzi, a fine maggio avevo dato la mia disponibilità per essere la quinta/sesta scelta in difesa, a fare la chioccia".
"Ho annusato qualcosa- continua Bonucci- solo leggendolo sui giornali fino a quando il 13 luglio Giuntoli e Manna mi hanno comunicato, venendo a casa mia, che non avrei più fatto parte della rosa della Juventus e che la mia presenza in campo avrebbe ostacolato la crescita della squadra. Questa è stata l'umiliazione che ho subito dopo 500 e passa partite in bianconero. Ho apprezzato la solidarietà di tanti giocatori, anche attuali, della Juve e di altre società. Tutti mi hanno manifestato la loro vicinanza per il comportamento irrispettoso della società".
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