Il tecnico poi si lascia andare a una battuta sul futuro: "Resto? Per forza, ho un contratto"
Lo scudetto è vicino, vicinissimo, è quasi lì da toccare, da abbracciare, da cullare. Eppure Sarri non si lascia trasportare dai dolci pensieri e resta estramanente realistico. O meglio, scaramantico: "Lo scudetto lo vinci quando è aritmetico, quindi ora ci mancano ancora quattro punti e speriamo di farli il prima possibile". Vero è che potrebbe essere anche altrimenti, perché se già alla prossima la Juve vincesse e l'Inter no...: "Troppi se, non ci penso" ha ribadito il tecnico bianconero.
Dopo di che il discorso è passato ai singoli e alla Champions: "I record di Cristiano? E' un fenomeno, un fuoriclasse in tutto, a livello fisico, tecnico e mentale: sa recuperare energie come nessun altro. Se si mette in testa di ottenere qualcosa ce la fa, per cui se si mette in testa di battere il record di Higuain può farlo. Vorrei farlo riposare ma lui ora è in forma. Inoltre Dybala e Higuain hanno avuto dei problemi. Oggi Paulo stava meglio ma volevamo fargli fare solo uno spezzone”. La Champions? Sarà molto strana, perché arriveranno squadre con diversi ritmo nelle gambe. Una situazione molto eterogenea. Noi dobbiamo recuperare il risultato e ci dobbiamo focalizzare sull’ottavo di finale. Prima però il campionato".