VERSO ROMA-JUVENTUS

Juve, Allegri: "La squalifica ci sta. Torneremo in lotta per lo scudetto tra uno o due anni"

Il tecnico bianconero: "Sapevo che questa era una stagione di cambiamenti e di crescita"

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Il pareggio contro il Napoli continua a far rumore. E lo fa oggi con i provvedimenti del Giudice sportivo e la squalifica per una giornata, con 10mila euro di ammenda, comminata a Max Allegri per aver indirizzato "espressioni gravemente offensive nei confronti del direttore di gara". Segno tangibile, quella protesta, di una tensione poi solo dissimulata nel post partita, manifesto di una delusione per un risultato non gradito ma forse persino sin troppo premiante per quanto visto in campo. Da qui si riparte, in ogni caso, con la Roma (ancor più ferita dopo il turno dell'Epifania) e Mourinho all'orizzonte: "Similitudini tra me e Josè per il momento che viviamo? Io so solo che sapevo che questo sarebbe stato un anno di crescita e cambiamenti per tornare in lotta per lo scudetto in una o due stagioni" ha commentato Allegri in conferenza stampa. "La squalifica? Ci sta, non c'è altro da dire".

LA CONFERENZA DI MAX ALLEGRI ALLA VIGILIA DELLA SFIDA CON LA ROMA
Buongiorno Mister. Dopo il Napoli arriva la Roma, ferita dalla sconfitta contro il Milan. Che partita si aspetta?

“È sempre Roma-Juventus, gara difficile perché la Roma ha ottime individualità. Poi Mourinho nei momenti di difficoltà, come adesso dopo la sconfitta di Milano, preparerà una grande partita: è un altro scontro diretto, bisogna prepararsi al meglio”.

Oggi è arrivata la sua squalifica: se la aspettava?
"Ci stava, son cose che capitano. Non c’è bisogno di aggiungere altro”.

Dopo la panchina di giovedì, domani Dybala può essere titolare?
“Valuterò oggi, ci saranno sicuramente dei cambi. Veniamo da una settimana di duro lavoro. Avevamo un po’ di fatica nelle gambe, deciderò dopo l’allenamento. Contro il Napoli ci aspettavamo sicuramente di più, siamo stati poco brillanti anche per il tanto lavoro fatto durante la sosta. Per domani il centrocampo dipende dalle condizioni di Chiesa, Bernardeschi e lo stesso Dybala: in base a chi giocherà davanti deciderò il centrocampo. Sarà invece fuori Alex Sandro, torneranno Pellegrini, Chiellini e Kaio Jorge ma ovviamente non saranno in condizioni ottimali".

Cosa non le è piaciuto della partita contro il Napoli?
"Contro il Napoli ci aspettavamo di vincere e di arrivare più vicini a loro, anche perché da un periodo positivo: abbiamo comunque mantenuto invariato il distacco. Dobbiamo migliorare la qualità dei passaggi, ma stiamo crescendo, gennaio sarà importante. Siamo rimasti alla stessa distanza, abbiamo fatto cose buone e cose meno buone. Stiamo crescendo però, stiamo recuperando tanti giocatori. Danilo lunedì è in gruppo, Dybala e Chiesta stanno meglio, Chielllni è rientrato. Sono bei segnali perché abbiamo tante partite. La squadra ha fatto buone cose, abbiamo subito un gol sciocco però il Napoli è forte, ha un bel palleggio e noi dovevamo sfruttare meglio alcune situazioni d’attacco”.

Ci sono delle similitudini fra lei e Mourinho per il momento che state vivendo?
“Io sono venuto qui sapendo che era un anno dove bisognava cominciare a cambiare la squadra per rientrare fra nell'arco di due stagioni in lotta per lo scudetto. Potevamo fare meglio ma è una questione di crescita della squadra, giocatori che hanno meno esperienza nel vincere è normale che le paghino. La Roma è dietro di noi di tre punti, il campionato italiano non è facile e Mourinho sta facendo bene. Noi dobbiamo migliorare nella fase realizzativa, nella gestione della palla. Tutti vorremmo vincere e lottare per lo scudetto, però ci sono dei periodi in cui va così”.

Come sta Arthur?
"Arthur è rientrato, è in una buona condizione. È un giocatore che se non ha 90 minuti nelle gambe resta un cambio importante”.

Ma ci sono problemi irrisolvibili in questa squadra?
"Non ha problemi irrisolvibili, stiamo lavorando per migliorare la qualità del gioco e la fase realizzativa. Su questo dobbiamo lavorare per arrivare in fondo, per entrare nelle prime quattro che è l'obiettivo della stagione. Poi abbiamo la Champions, la Supercoppa, ancora il campionato. Bisogna arrivare con una crescita importante, capire i momenti della partita che è cosa molto importante. Più si gioca, più c'è esperienza. Sono sereno. Ho sempre detto che a parte l'Inter, le altre squadre si giocano tutto per gli altri tre posti. Vediamo dopo tutti questi scontri diretti dove s'arriva".

Un commento alle parole di Khedira che ha parlato di mancanza di leader?
“Ogni giocatore ha la sue caratteristiche, la Juve ha cambiato molto. Oggi ci sono giocatori con meno esperienza e caratteristiche completamente diverse da quelli di prima. Bisogna lavorare su questi e farli migliorare. I giocatori non sono macchine, sono completamente diversi fra loro. Per questo ci sono i cicli”.

In vista della Supercoppa con l'Inter, Cuadrado può non giocare domani perché diffidato?
“No Cuadrado gioca domani, perché Pellegrini non ha i 90 minuti nelle gambe essendo rientrato da poco".

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