VERSO NAPOLI-INTER

Verso Napoli-Inter, Conte: "Niente calcoli. Critiche? Il problema sono io"

Il tecnico nerazzurro: "Dobbiamo dimostrare di essere più forti, ma non pensiamo di aver già vinto il titolo"

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Undici punti di vantaggio sulla seconda e per l'Inter l'ostacolo Napoli da superare per continuare la corsa verso lo scudetto: "Sarà una partita difficile contro un avversario molto forte - ha commentato Conte in conferenza -, ma non dobbiamo fare calcoli perché potrebbe essere deleterio". L'obiettivo scudetto si avvicina, ma non mancano le critiche ai nerazzurri: "Il problema evidentemente sono io. Ci mancano degli step per realizzare il sogno".

LE PAROLE IN CONFERENZA

Che partita si aspetta contro il Napoli?
E' una gara impegnativa, ho sempre messo il Napoli tra le prime 2-3 squadre in grado di competere per lo scudetto perché ha una rosa forte e un allenatore bravissimo.

L'Inter può anche permettersi di pareggiare: quanto si arrabbierebbe se qualcuno tirasse il freno per gestire il vantaggio?
Non c'è da arrabbiarsi, ma da capire che mancano ancora dei punti per raggiungere un obiettivo ambizioso. Andremo a Napoli per giocarci la partita per ottenere la vittoria, poi vedremo come andrà. Non possiamo permetterci di fare i ragionieri, per esperienza non conviene mai. Sarebbe deleterio.

Quanto le danno fastidio le critiche?
Il problema sono sempre io, basta che non tocchino l'Inter.

Girone di ritorno perfetto: cosa potete rischiare da qui alla fine?
Il rischio che non dobbiamo correre è di leggere troppo. Si sta dando per scontato che lo scudetto è già stato assegnato e non dobbiamo cadere in questa trappola. Sappiamo i sacrifici fatti per questi risultati e questa classifica, ma ci serve umiltà per sapere che manca ancora qualche step per coronare il sogno.

Anche il Napoli è in forma: cosa pensa della situazione Gattuso che è sempre in bilico nonostante i risultati?
Il Napoli ha una rosa importante, una delle più attrezzate del campionato. A inizio stagione per me era candidata al titolo. Gattuso sta facendo molto bene, è un bravissimo allenatore, ma sappiamo tutti noi come funzionano le cose nel calcio italiano. Anche per me è stato un anno particolare, ma sappiamo che il tecnico è la persona più soggetta a critiche e a situazioni poco piacevoli. L'allenatore è il ruolo più difficile da fare, c'è da soffrire e serve tanta, tantissima passione. Noi lo sappiamo, anche Gattuso: se vinci sei il più bravo, ma a volte non basta comunque. La passione per il calcio ci fa andare oltre alle critiche e ai giudizi che a volte non sono giusti.

Negli ultimi quattro mesi è cambiato il rapporto in generale con l'Inter: merito dei risultati buoni o perché sei diventato punto di riferimento?
Solo i risultati. Merito solo di quelli.

Il percorso di Lukaku, è cresciuto tantissimo con lei: cosa gli consiglia per affrontare Koulibaly?
Stiamo parlando di un difensore tra i due-tre più forti al mondo, lo avrei voluto al Chelsea ed è anche migliorato. Romelu lo conosce molto bene, è cresciuto e sarà sicuramente un bel duello. Per mettere in difficoltà un singolo giocatore o un reparto bisognerà lavorare di squadra con movimenti e soluzioni in partita che abbiamo provato in allenamento.

Quanto è importante nel calcio moderno avere una formazione altamente riconoscibile?
Ogni squadra deve avere una propria identità e si riesce a dargliela se si insiste in particolare su un sistema, poi ci sono i principi. Su quelli puoi lavorare adattandoli ai vari moduli. Quello che penso è che lavorando su un sistema preciso per i giocatori è più semplice e da lì puoi apportare modifiche nelle due fasi di gioco, ma una squadra deve avere identità.

Come ha lavorato Perisic, è recuperato? Vidal?
Perisic è rientrato in gruppo da giovedì, ha smaltito l'infortunio ed è a disposizione. Vidal sta lavorando a parte con Kolarov per recuperare il problema al ginocchio.

Il Napoli è la squadra che difensivamente vi ha messo più in difficoltà nel girone d'andata? Cos'è cambiato?
Durante una partita ci sono momenti in cui metti in difficoltà gli altri e viceversa. Sicuramente hanno la qualità per crearci problemi nell'uno contro uno e negli spazi. Hanno giocatori che giocano da tanto insieme e hanno aggiunto pedine importanti, pagandole anche bene. Il Napoli è forte, c'è poco da dire. Dobbiamo dimostrare di essere più forti con grandissimo rispetto.

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