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Brozovic e Lukaku pronti dall'inizio, Inzaghi ritrova la "vecchia" Inter

Il croato e il belga dovrebbero partire dal primo minuto contro la Sampdoria: più alternative tattiche e rotazioni

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Brozovic e Lukaku pronti dall'inizio, Inzaghi ritrova la "vecchia" Inter - foto 1
© Getty Images

Marcelo Brozovic e Romelu Lukaku insieme, dal primo minuto: Simone Inzaghi contro la Sampdoria ritrova due pedine fondamentali della sua Inter e alle quali ha dovuto rinunciare per troppo tempo. L'ultima volta era stata il 26 agosto, sconfitta contro la Lazio a Roma nella terza giornata di campionato. In mezzo quasi sei mesi in cui entrambi hanno dovuto combattere con gli infortuni - giocando qualche partita a spizzichi e bocconi - e ovviamente la sosta mondiale, 27 partite nelle quali il tecnico nerazzurro ha reinventato Calhanoglu regista trovando grande continuità da parte di Mkhitaryan e ha potuto contare sull'eterna giovinezza di Dzeko di fianco a Lautaro Martinez.

In questo senso Inzaghi è come se tornasse all'antico, ritrovando la "vecchia" Inter: quella in cui Brozo è il perno della manovra, motorino instancabile che si fa trovare al limite dell'area per ricevere pallone privilegiando il palleggio e qualche minuto dopo magari tenta l'incursione offensiva; ma anche quella in cui si può sfruttare maggiormente la verticalizzazione improvvisa per Lukaku, che non è ancora al 100% ma che contro Atalanta (Coppa Italia) e Milan (campionato) ha dato segnali di risveglio anche in tal senso.

Il croato sin qui ha messo insieme 13 partite e 813 minuti, Lukaku solo 11 presenze e 474 minuti totali: è il momento di iniziare a ingranare e mettere benzina nelle gambe, siamo a metà febbraio ma la stagione è ancora giovane per numero di partite e obiettivi da raggiungere.

Che partano titolari o meno al Ferraris, a ogni modo la migliore notizia è sapere di averli recuperati per avere variazioni tattiche di un modulo che comunque ha dato soddisfazioni sin qui, in una stagione travagliata soprattutto in Serie A - dove comunque è stato ripreso il secondo posto - ma che ha portato la Supercoppa Italiana e le qualificazioni in semifinale di Coppa Italia e ottavi di Champions League. Ma Inzaghi sa che sarà importante pure a livello di rotazioni, lo ha spesso sottolineato nelle interviste post-gara: chiedere gli straordinari a Mkhitaryan (34 anni) e Dzeko (36) è insostenibile nell'arco di una stagione intera, senza contare le 40 partite già giocate sin qui da Lautaro...

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