L'ANALISI

La Lu-La ritrovata e il nuovo ruolo di Eriksen: Conte ora può sorridere

L'Inter continua a volare nella classifica dei gol segnati e non concede nulla al Benevento. In più, riscopre il danese come regista davanti alla difesa

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49 reti segnate in 20 partite (nell'Europa che conta solo il Bayern ha fatto meglio), porta inviolata in campionato dal 2-2 con la Roma del 10 gennaio, Lautaro e Lukaku che ritrovano il gol in Serie A (il belga addirittura due) e fanno in modo che l'Inter sia l'unica squadra con due attaccanti in doppia cifra, Eriksen che da oggetto misterioso e primo nella lista dei partenti si trasforma in un regista più che credibile: ce n'è abbastanza per vedere il bicchiere pieno almeno per trequarti. 

La partita con il Benevento, insomma, manda solo segnali positivi a Conte, che non ha potuto viverla dalla panchina per la squalifica rimediata a Udine. Certo, per onestà di critica, bisogna anche sottolineare l'atteggiamento più che remissivo del Benevento che rinuncia al consueto sistema di gioco, si difende a 5 e non crea mai un pericolo per la difesa nerazzurra. Resta però il fatto che, anche contro una retroguardia chiusa, i nerazzurri riescono a trovare dei varchi dove colpire gli avversari.

Molti i meriti di Eriksen, che oltre a dare il via alla goleada con la punizione deviata, riesce a interpretare il ruolo di regista basso con un tocco personale che lo porta spesso dalle parti della trequarti offensiva a sfruttare l'altra sua grande dote, oltre ai calci piazzati: il tiro da fuori. Ora Conte sa di avere un'alternativa più che credibile a Brozovic, oltre alla certezza di una rosa di livello se si pensa, per esempio, che De Vrij, Vidal, Sensi e Sanchez sono entrati a partita in corso. La vetta è sempre lì, distante solo due punti. La vittoria del derby in coppa Italia ha dato una consapevolezza in più al gruppo e, dopo il doppio confronto in semifinale con la Juventus, l'Inter potrà concentrarsi solo sul campionato, visto che l'eventuale finale è prevista il 19 maggio. Insomma, i motivi per essere ottimisti non mancano di certo. 

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