Uno dei responsabili dei due studi scelti per la progettazione ha regalato qualche anticipazione sul nuovo stadio di Inter e Milan: "Sfida eccitante"
Innovare ma con un occhio alla storia di San Siro. È questo il primo indizio sul nuovo stadio che sorgerà accanto al Meazza lanciato da uno dei due architetti scelti da Inter e Milan per progettare il nuovo tempio del calcio meneghino, lord Norman Foster: "Siamo all’inizio di un viaggio che dovrà rispettare l'eredità di questo stadio storico ma anche creare qualcosa di nuovo", le parole dell'archistar a margine della quarta edizione di Next Design Perspectives alla Triennale di Milano, evento annuale dedicato alle tendenze che stanno definendo il futuro della creatività e del design a livello globale. Foster and Partners già in passato è stato protagonista di ristrutturazioni di edifici dal passato importante: dalla ricostruzione del Reichstag a Berlino con la celebre cupola in vetro, del Millennium Bridge a Londra, fino all'aeroporto di Hong Kong e la Apple Park a Cupertino. Foster ha messo la firma anche sulla realizzazione di moderni e funzionali impianti sportivi, in particolare il nuovo stadio di Wembley a Londra e il Lusail Stadium in Qatar.
Le sue opere sono caratterizzate da un forte uso delle tecnologie avanzate, della luce naturale e da un'attenzione all'efficienza energetica. E tutto lascia presupporre che sarà così anche per il nuovo stadio milanese. "Il processo è iniziato e siamo tutti molto ottimisti, entusiasti e impegnati", ha spiegato lord Foster. "Lo stadio è come una città: un microcosmo che si evolve, cambia. È dinamico perché le esigenze cambiano, il volume cambia, c'è qualcosa che si chiama crescita, siamo di più sul pianeta e ci sono più tifosi. Quindi le esigenze sono diverse, la nostra qualità della vita, il livello di ospitalità, tutti questi fattori sono dinamici. Per questo motivo lo stadio come lo si intende ora è diverso da come era nel 1920", ha aggiunto.
L'evento è stata anche l'occasione per illustrare alcune delle sue idee in vista della realizzazione del nuovo stadio milanese, che dovrebbe vedere la luce entro il 2031 in tempo per gli Europei dell'anno successivo. Ricorsi permettendo. "Sarà un grande progetto, ma non posso parlarne ora. È troppo presto", ha detto Foster intercettato alla Triennale di Milano. "È un progetto straordinario. Due squadre, due proprietari, la città e un'eccezionale struttura iconica. Ma il periodo storico ci dice che inevitabilmente c'è bisogno di un nuovo stadio. Tutti hanno un forte interesse per questo, e anche i tifosi", ha aggiunto Foster.
Ieri lord Foster e David Manica hanno incontrato a Palazzo Marino il sindaco Sala per un confronto di circa mezz'ora. "Questo è l'inizio di un viaggio, che può rispettare quella eredità ma creare qualcosa di nuovo. Così che i ricordi di una storia, che inizia nel 1926 e va avanti attraverso gli anni '50, '80 e '90, possano rimanere. Penso che sia una sfida eccitante e San Siro è un simbolo molto potente che dovrebbe essere rispettato", ha aggiunto.