CURVE VIOLENTE

Inter, ultrà dei Boys sorvegliato speciale per un anno

Lo ha deciso la sezione misure di prevenzione del tribunale di Milano in relazione alla "pericolosità sociale" del soggetto

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C.M., uno dei leader dei "Boys" della Curva dell'Inter, verrà sottoposto a un anno di sorveglianza speciale in relazione alla sua "pericolosità sociale in termini di concretezza e anche di attualità". Lo ha deciso la sezione misure di prevenzione del tribunale di Milano. Lo scorso 24 aprile il 39enne era stato trovato in possesso di un manganello telescopico nel corso di alcuni controlli della Digos e nei suoi confronti era stato emesso un Daspo. Misura che poi a settembre il Tar della Lombardia aveva sospeso poiché era stata emessa senza che vi fosse "il necessario legame spaziale tra il luogo della condotta e i luoghi connessi all'evento sportivo".

lapresse

Nel dettaglio, il provvedimento del tribunale di Milano sottolinea la pericolosità del soggetto, descrivendolo come tra coloro che appaiono "dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica in relazione alle plurime denunzie e alla condotta riportate per comportamenti violenti o comunque preliminari all'uso della violenza (come il porto in pubblico di armi atti all'offesa)". Ma non è tutto qui. "All'incapacità di contenere le proprie reazioni aggressive si aggiunge, peraltro, l'assenza di autocritica e di accettazione delle proprie responsabilità, che rappresenta il primo passo per un cambiamento", si legge ancora nel testo. Un quadro preoccupante e pericoloso, aggravato dal "legame con soggetti contigui a contesti di criminalità organizzata con i quali, almeno in un'occasione, il 39enne ha commesso reati con l'uso della violenza secondo una logica di branco".

 "Il fatto in sé di portare in un locale pubblico un manganello estraibile, a prescindere dal collegamento finalistico o meno di tale condotta è circostanza fortemente allarmante e non trova spiegazione se non nell'intenzione del proposto di essere pronto a menare le mani", riporta il ancora provvedimento, nel quale poi si delinea ancora con altri dettagli il profilo dell'ultrà. "Ripetutamente condannato e sottoposto a controllo anche da parte del tribunale della prevenzione per reati commessi con violenza contro la persona; tuttavia, nonostante le condanne e la sottoposizione, una prima volta, alla sorveglianza speciale, il 39enne ha nuovamente riportato denunzie (ed in un caso condanna irrevocabile) per comportamenti aggressivi e prevaricatori assunti in concorso con terzi, in contesti che presentano caratteristiche simili a quelli passati e in cui il comportamento del proposto si contraddistingue sia per l'evidente mancanza di autocontrollo, sia per la sproporzione della reazione tenuta a fronte di stimoli/provocazioni del tutto banali e frequenti nella vita quotidiana, quali un litigio per questioni di viabilità o una discussione nel corso di una serata in discoteca", riporta il documento redatto dal tribunale.

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