Il tecnico a Premium Sport: "Siamo stati fortunati. L'accoglienza? Mi hanno fischiato i 'tottiani', mentre molti romanisti mi hanno inviato messaggi amichevoli"
Seconda vittoria di fila per l'Inter, che a Roma passa dopo una prima parte di gara complicata. "Nel primo tempo gli avversari sono stati più bravi di noi - dice Spalletti a Premium Sport -. Nel calcio ci vuole anche un briciolo di fortuna e noi oggi l’abbiamo avuta. Scudetto? Noi puntiamo a vincere la finale di Champions... Scherzi a parte, bisogna andarci piano e fare discorsi più sensati. Siamo una buona squadra, ma abbiamo bisogno di lavorare".
Il tecnico nerazzurro analizza così il match: "Nel primo tempo la squadra costruiva poco, avevamo poca velocità nel fare girare il pallone e poi perdevamo palla troppo facilmente. La Roma è stata un po’ sfortunata per via dei pali, ma la fortuna va dalla parte di chi ha il coraggio di fare le cose e noi abbiamo sempre martellato, pur commettendo in alcune situazioni degli errori. L’idea di fare quel calcio lì c’è stata per tutti i 90 minuti ed è questo atteggiamento che a volte fa sì che l’episodio ti giri a favore. Siamo stati premiati per aver creduto in quello che facciamo, anche se dobbiamo ancora prendere confidenza con il nuovo modo di fare".
Tornato a Roma dopo l'addio alla fine della passata stagione, Spalletti non è stato accolto calorosamente: "I tifosi mi hanno fischiato perché pensavano che fossi io il motivo dell’addio di Totti, ma io quest’anno non ci sono più quindi avrebbero potuto farlo continuare a giocare. Quindi diciamo che mi hanno fischiato i ‘tottiani’, mentre molti romanisti mi hanno inviato messaggi amichevoli".