Il tecnico alla vigilia del match con la Roma: "Mi accolgano come vogliono. Totti? Non ci sono conti in sospeso"
Roma-Inter non sarà un match come tutti gli altri per Spalletti, che domani torna all'Olimpico da avversario: "E' una città a cui ho voluto bene - dice il tecnico in conferenza -. Ci vado con entusiasmo, poi loro possono accogliermi come vogliono. Totti? Se lo incontro sarò ben contento di abbracciarlo. Da parte mia non ci sono conti in sospeso". Sull'Inter: "Dobbiamo migliorare come squadra. Mercato? E' arrivato chi ho chiesto".
Sul ritorno all'Olimpico.
"Per me Roma non è indifferente, è una città a cui ho voluto bene e c'è un gruppo di giocatori a cui ho voluto bene. Ci vado con tutto l'entusiasmo possibile, poi loro possono accogliermi come vogliono. Se incontro Francesco sarò ben contento di abbracciarlo e salutarlo. Non ci sono conti in sospeso, da parte mia almeno è così. Sarà un piacere ritrovarlo".
L'accoglienza a Roma può condizionare la squadra?
"Assolutamente no. La Roma non ha bisogno di ulteriori stimoli, hanno sempre vinto ultimamente. Siamo noi che dobbiamo arrivare al loro livello. Il nostro campionato verrà misurato da queste partite qui. Se non andiamo a giocare da squadra forte, in questi campi veniamo travolti".
Sul mercato.
"Io alleno l'Inter e l'Inter i suoi campioni li ha già in casa. Sono felice di lavorare con questi giocatori perché mi hanno già fatto vedere di che pasta sono fatti. Questa è una squadra forte e ho a che fare con ragazzi forti. E' chiaro che se fossimo stati più ordinati all'inizio del nostro mercato, si poteva mirare subito al percorso che dovevamo fare. Invece inizialmente abbiamo mirato a situazioni diverse che poi non si sono potute portare a casa. Noi qualcosa abbiamo modificato e sono orgoglioso di averlo fatto con la società".
Che impatto avrebbe la vittoria o la sconfitta?
"Per me conta la prestazione. Noi dobbiamo essere squadra, andiamo a giocare contro una squadra forte ma se sei una squadra forte e organizzata, nel calcio non ci sono trasferte. Dipende da come tu la affronti. Noi per ambire alle nostre posizioni dobbiamo essere squadra".
Firmerebbe per ripetere gli stessi risultati ottenuti a Roma?
"No io non firmo niente, non voglio mettere limiti e non voglio mettere paletti. Ho fiducia in questi ragazzi, so che hanno potenzialità importanti, ho a disposizione le mie stelle, qualcuna va un po' rispolverata ma stella è. Dal mio punto di vista, quelli che alleno sono i più forti".
Su Totti.
"Penso di conoscerlo abbastanza bene, l'ho visto sorridente ieri durante l'estrazione dei gironi della Champions. Io sarei contento di vedergli fare quello che lui vuole fare. Poi lui può pensare e dire quello che vuole, io ho il mio di comportamento a cui devo badare. Francesco mi ha fatto vivere partite splendide, di conseguenza non ho problemi di alcun genere. Sono tranquillissimo ad andarlo a incontrare. A Roma ho avuto Francesco e tanti altri giocatori. La Roma ha una squadra forte, giocatori forti. Loro sono in difficoltà col terzino destro? Vorrei rivedere in campo Florenzi".
Cosa non vuole rivedere della gara con la Fiorentina?
"Non voglio vedere la mezz'ora dove abbiamo abbassato il nostro livello. Dobbiamo essere continui per tutta la partita. Dobbiamo essere un blocco unico".
Quali sono le stelle da rispolverare?
"E' in generale il discorso, non vado a creare delle difficoltà psicologiche andando a citare qualcuno. Ad esempio Perisic e Icardi hanno fatto vedere domenica di essere due da gran premio, sono partiti forte. Qualcuno deve ancora migliorare e noi dobbiamo migliorare come squadra, come blocco".
C'era bisogno di due direttori per fare mercato oppure cosa è cambiato?
"Noi abbiamo una società forte. Tutti nell'Inter hanno un ruolo ben definito, io ho chiesto 3-4 giocatori e sono arrivati. Dalbert è un giocatore da Inter, Vecino e Borja Valero li avevo chiesti e sono arrivati. Poi siamo stati costretti a sterzare perché Kondogbia ha fatto richieste particolari, pensavamo di fargli cambiare idea e poi invece i dirigenti sono stati bravi a prendere Cancelo".
Dalbert e Cancelo sono già pronti?
"Loro sono due calciatori molto offensivi, che per noi vanno bene. Però allo stesso tempo c'è da alternare questa caratteristica. Ci sono tempi nel reparto difensivo che bisogna conoscere. In questo bisogna ancora fare qualche passo in avanti. Cancelo? Se parte da dietro è più facilitato a esprimersi ma poi c'è anche una fase difensiva. Comunque sono due giocatori da Inter".