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Mancini: "Podolski?Grandi qualità"

Il tecnico nerazzurro in chat: "I tedeschi hanno sempre fatto bene all'Inter. La Juve? Sono avvantaggiati, ma può accadere di tutto"

02 Gen 2015 - 15:40

"Podolski? I tedeschi all'Inter sono sempre stati importanti e hanno sempre fatto benissimo. Lo conosco bene, può fare diversi ruoli in attacco, calcia benissimo, è un giocatore con grande esperienza e grande qualità". Roberto Mancini accoglie l'attaccante tedesco prossimo alla firma rispondendo alle domande via chat dei tifosi nerazzurri. All'Epifania c'è la Juve: "Sono avvantaggiati, ma in una partita tutto può succedere".

Roberto Mancini ha risposto live alle numerose domande dei tifosi arrivate via Twitter. Grande curiosità ha destato il suo ritorno all'Inter. "Appena l'Inter mi ha chiamato ci ho pensato un po', poi continuavano a chiamarmi - ha raccontato il tecnico - L'istinto era di non tornare in Italia, ma era difficile dire di no all'Inter. I quattro anni in nerazzurro sono stati bellissimi, pieni di difficoltà all'inizio, ma alla fine straordinari. Di solito non si torna mai dove si è fatto bene. E' una bella sfida, in un momento difficile. E' stato l'amore che provo per l'Inter a farmi tornare. Non era mia intenzione tornare in Italia".

La nuova avventura è partita con il freno a mano tirato. "Gli obiettivi sono quelli che la società si è prefissata all'inizio. Bisogna avere un po' di pazienza, perdere non fa piacere. Quando si inizia a costruire qualcosa bisogna soffrire un po'. Ci sono similitudini con l'esperienza al Galatasaray. Solo lavorando seriamente si possono raggiungere dei traguardi insperati. L'Inter è sempre stata pazza, è la sua bellezza. Cerchiamo di essere un po' più regolari che è meglio. L'Inter deve sempre avere la mentalità di poter vincere, anche senza avere la squadra al top".

Capitolo giovani. "Io sono per i giovani, se hanno qualità e merito sicuramente giocheranno - ha spiegato -. Bonazzoli? ha qualità, bisogna ricordarsi che è giovane e quindi deve saper aspettare. Dipende molto dal ragazzo, in tanti si sono persi per strada. Oggi penso che manchi un po' la serietà fuori dal campo, questo è un lavoro bellissimo che però dura pochi anni".

I ricordi più belli. "Il ricordo più bello da calciatore è lo scudetto con la Sampdoria, tutte le vittorie da allenatore sono importanti, il primo scudetto con l'Inter è un bellissimo ricordo".

Non sono mancati anche anche simpatici aneddoti sulla sua vita privata. "Ho sempre pensato di voler fare il calciatore sin da bambino. Quando non andavo a scuola andavo in falegnameria da mio padre. Forse potevo fare meglio (ride, ndr) - le sue parole - Il mio piatto preferito sono i cappelletti, mi piace la musica italiana, la città che vorrei visitare è Sydney, la migliore dove vivere è Roma".

E i suoi calciatori preferiti? "I giocatori più forti al momento sono 4: Messi, Cristiano Ronaldo, Ibra e Yaya Tourè. Il più forte di sempre? Maradona".

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