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Inter: Lautaro continua il digiuno, l'eterno Dzeko si veste da leader

Il bosniaco supera quota 100 in Serie A, il Toro non segna dal 30 agosto. E Onana non è più solo portiere di Coppa

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© Getty Images

Per il bel gioco l'appuntamento è rimandato, ma al Mapei Stadium l'Inter non manca quello più importante, quello con la vittoria. Pesante come un macigno, perché sancisce la ripartenza dei nerazzurri in campionato dopo due stop consecutivi (nella trasferta contro l'Udinese e in casa contro la Roma dell'ex Mourinho dopo la sosta per le Nazionali) e perché vuol dire continuità dopo il pesante successo sul Barcellona in Champions League. Una continuità che Simone Inzaghi cerca da inizio stagione. "La partita della svolta", ha detto Mkhitaryan commentando la sfida contro il Sassuolo. E su twitter ha ribadito il concetto: "L'inizio della remuntada nerazzurra". Avrà ragione?


Intanto l'Inter porta a casa tre punti fondamentali grazie alla doppietta di Edin Dzeko, 36 anni e una classe che non conosce età. Alla 'pensione' l'attaccante bosniaco non ci pensa affatto: uomo a tutto campo, arretra in copertura e lavora di sponda, crea gli spazi per i compagni e finalizza. E' sua la maglia di leader di questa squadra, in attesa del ritorno al gol di Lautaro Martinez e di quello in campo di Romelu Lukaku dopo l'infortunio. Intanto Dzeko colleziona anche record: è il terzo giocatore più anziano a raggiungere le 100 reti nella storia della Serie A (36 anni e 205 giorni), dietro solo a Goran Pandev (37 anni e 268 giorni il 21/04/2021) e Sergio Pellissier (37 anni e 243 giorni l’11/12/2016) ed è anche il più anziano ad aver realizzato una marcatura multipla con la maglia dell'Inter in Serie A, superando Sinisa Mihajlovic nel 2005 contro la Roma.

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Inzaghi si gode un Edin Dzeko infinito ma deve aspettare ancora per il ritorno al gol di Lautaro Martinez, che non segna con l'Inter dal 30 agosto (contro la Cremonese). Il tecnico nerazzurro non è preoccupato: "Lautaro deve solo continuare così, il gol poi arriverà. Da attaccante mi preoccupavo per la mancanza di prestazione, non per il gol". Il Toro ci ha provato ma il nervosismo, la mira e Consigli gli hanno detto 'no'. E le gare a digiuno sono diventate otto: è la seconda serie più lunga di astinenza con l'Inter.

La gara del Mapei Stadium ha anche decretato la promozione di Onana, non più solo portiere di Coppa. E Handanovic, da capitano, ha caricato la squadra prima che i compagni scendessero in campo. Se è stato sorpasso definitivo lo dirà Inzaghi.

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