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Inter, il piano di Inzaghi per ripartire ed evitare processi "mondiali"

Il tecnico alla ricerca dell'equilibrio contro Bologna e Atalanta. Potrebbe dargli una mano il rientro di Brozovic in mezzo

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Inter, il piano di Inzaghi per ripartire ed evitare processi "mondiali" - foto 1
© Getty Images

L'ottovolante Inter, che alterna picchi di calcio qualitativo a preoccupanti cadute, si prepara alla prova Bologna come occasione per rialzarsi dopo la sconfitta contro la Juventus. Ma la ricerca dei tre punti, vitali per non accumulare ulteriore distacco dal quarto posto che ora come ora è l'unico obiettivo possibile classifica alla mano oltre a essere imperativo nell'ottica di dirigenti e proprietà, non dovrà mettere in secondo piano ciò su cui Simone Inzaghi deve lavorare con grande incisività, come suggerito ieri da Marotta. Perché l'effetto San Siro potrà sicuramente dare una mano alla squadra ma solo quattro giorni dopo ci sarà la trasferta a Bergamo con l'Atalanta, sfida decisiva in ottica qualificazione Champions e cliente storicamente scomodo.

Se dietro i numeri sono quelli sbandierati dallo stesso Marotta (quattro sconfitte su cinque e sedici dei diciannove gol subiti arrivano in trasferta) e portano l'Inter a essere la sesta peggior difesa del campionato, davanti i numeri sorridono di più - quello nerazzurro è il terzo attacco - ma nascondono parzialmente un'altra verità: se non si mette in ghiacciaia la partita, la squadra reagisce male e spesso perde la bussola. Ne è prova proprio la sconfitta dello Stadium: le numerose occasioni mancate nel primo tempo, figlie della mancanza di cinismo di cui sopra, hanno consentito alla Juve di restare in partita per poi segnare in contropiede, e qui torna il discorso dei tanti gol subiti, senza che la squadra riuscisse più a rientrare nel match, neppure quando è arrivato l'annullamento della rete di Danilo, che poteva dare una scossa positiva alle motivazioni per una possibile rimonta.

Problemi dietro e problemi davanti dunque, chissà che la soluzione non possa arrivare nel mezzo. Perché è vero che col rientro di Bastoni può migliorare qualcosa nel reparto difensivo (anche indirettamente, visto che la catena con Dimarco funziona meglio rispetto a quando c'è Acerbi, meno propositivo) ma forse sarà il pieno recupero di Brozovic a dare maggiore equilibrio alla squadra. Il croato scalpita per tornare dall'inizio e riformare il centrocampo dell'ultima stagione. Non che Calhanoglu da regista abbia fatto male, anzi è stato fattore decisivo soprattutto nelle partite di Champions, e lo stesso Mkhitaryan si è resto sempre utile ma in questo particolare momento Brozo da vertice più basso garantirebbe un miglior filtro lasciando il turco di inventare con meno compiti difensivi.

Tutto questo, ovvio, avrebbe meno senso senza i tre punti di domani sera. Vincere col Bologna (dove non ci sarà Darmian, distrazione agli adduttori della coscia destra: si rivedrà nel 2023) per ritrovare certezze e poi chiudere l'anno tornando da Bergamo con un altro successo, questo il piano a cui lavora Inzaghi per evitare settimane di processi e, magari, pure voci preoccupanti di mercato.

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