Dopo sei partite a secco, l'argentino ha messo a segno 3 gol e 2 assist negli ultimi cinque match
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Da una parte i 300 gol di Lukaku in carriera, dall'altra i recuperi - a livello di centralità nel progetto, di Eriksen e Perisic, ma nell'Inter c'è un altro volto tornato protagonista dopo l'appannamento dell'ultimo periodo, quello di Lautaro Martinez. Quando la LuLa gira, girano anche i nerazzurri, e i numeri recenti del Toro sono un motivo di speranza in più per Conte nella settimana che porta al derby.
Dopo la tripletta al Crotone, un gennaio decisamente appannato con sei partite a secco (Sampdoria, Roma, Juventus, Fiorentina in Coppa Italia, Udinese e i 23' contro il Milan ancora in Coppa Italia), Lautaro ha vissuto gli ultimi venti giorni decisamente ad altri livelli. Prima gol e assist contro il Benevento, poi la rete alla Juve in Coppa Italia, a secco con la Fiorentina giocando però solo 29 minuti, niente gol nel ritorno contro i bianconeri e di nuovo rete più assist contro la Lazio.
Tre gol e due assist nelle ultime quattro partite e mezzo, a certificare una rinascita anche a livello mentale: l'attaccante sembra patire i periodi senza marcature, per quanto il prezioso lavoro in pressing e copertura che gli chiede Conte non manchi mai.
Per compiere il salto di qualità definitivo Lautaro deve diventare maggiormente letale sotto porta e trovare quella continuità che ancora non si è vista a livello assoluto, la distribuzione dei gol è ancora altalenante nel tempo e chissà che proprio il rush finale nel tentativo di vincere lo scudetto non possa dargli una mano in tal senso.