Achraf Hakimi è risultato negativo anche al secondo tampone effettuato dall'Inter, che in una sorta di corsa contro il tempo è riuscita poi a ottenere il via libera dell'Ats per avere il giocatore a disposizione per la trasferta contro il Genoa. Incassato l'ok medico definitivo, l'esterno marocchino si è unito al gruppo e Conte ha deciso di fargli iniziare la partita dalla panchina.
Intanto i nerazzurri sarebbero infuriati con l'Uefa perché il giocatore era risultato debolmente positivo nel test effettuato dai medici del massimo organo calcistico europeo, ma in un primo momento era stata comunicata la negatività. Come negativo è risultato il tampone 48 ore dopo aver dovuto saltare la partita d'esordio in Champions League contro il Borussia Moenchengladbach.
Il club di Suning, più che per la partita saltata, si sarebbe risentito per la tardiva comunicazione della positività che ha consentito ad Hakimi di fare la rifinitura col gruppo (in caso di reale positività avrebbe rischiato di contagiare i compagni) e per questo starebbe valutando tutti gli elementi a disposizione per protestare a livello ufficiale con la Uefa.
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