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Inter, Conte: "Scudetto? Sarebbe bello spodestare il regno della Juve"

"Con questo atteggiamento forse saremmo ancora in Champions League"

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Dopo la vittoria col Sassuolo, Antonio Conte è soddisfatto. "Penso che servisse fare uno step ulteriore se volevamo fare una stagione da protagonisti veri, se volevamo diventare una pretendente per lo Scudetto - ha spiegato il tecnico dell'Inter -. Serviva alzare la soglia di cattiveria, di attenzione, di determinazione in ogni situazione. La soglia della resilienza". "Sarebbe bello spodestare il regno di una squadra che vince da nove anni, ma è inevitabile che da qui alla fine ci sarà tensione perché il pallone pesa", ha aggiunto a Dazn nel post partita. 

"Fossimo stati più cinici oggi potevamo fare 5-6 gol, ma complimenti anche al Sassuolo - ha aggiunto Conte -. Con questa mentalità, con questo atteggiamento, forse saremmo ancora in Champions". "Ci sono partite come quella di oggi in cui affronti squadre che hanno poco da chiedere al campionato e vengono qua con la testa sgombra - ha continuato -. Son partite per noi importanti che testimoniano come la squadra stia crescendo". "Ora ogni partita vale 6 punti, è un mattone pesante per far capire alle pretendenti che vogliamo fare sul serio fino alla fine - ha aggiunto -. Per ogni vittoria c'è soddisfazione, fatica, stiamo cercando di fare qualcosa di bello per una società che da dieci anni non vince".

"Oggi sapevamo di affrontare una squadra che fa del palleggio la sua arma migliore, abbiamo scelto di chiudere loro il campo soprattutto nella zona centrale - ha proseguito Conte a Dazn -. Cerchiamo l'equilibrio, provando a pressare alti senza troppi rischi o cercando una zona intermedia di campo dove essere compatti per sfruttare le caratteristiche di gente come Lukaku, Lautaro e Hakimi che in fase di recupero fanno male a campo aperto".

Poi qualche battuta sul lavoro degli attaccanti. "Lautaro e Lukaku lavorano da tanto insieme, sanno che posizioni devono tenere ora - ha spiegato - Lo fanno molto bene, si muovono sempre in sincronia". "Voglio sottolineare anche l'apporto di Alexis Sanchez: non posso dire che lo sto penalizzando, perché merita di giocare anche lui - ha aggiunto -. Ma vedendo cosa fanno Lukaku e Lautaro lui è un'alternativa importante, si vede quando entra in campo. Ha caratteristiche diverse, è più tecnico". "Gli attaccanti sgobbano per la squadra, anche Pinamonti che non gioca tanto ma sta facendo con noi l'università - ha proseguito -. Ha le potenzialità per diventare un ottimo giocatore". 

Capitolo Lukaku. "Il lavoro su Romelu si è visto, non dimentico quando tanti storcevano il naso al suo arrivo parlando di un giocatore sopravvalutato - ha precisato Conte -. Ma io fin da subito ho detto che lui è arrivato qui con le sue potenzialità e lavorando poteva fare qualcosa di straordinario". "Ha fatto miglioramenti eccezionali e può farne ancora, così come Lautaro - ha aggiunto -. Con gli attaccanti siamo messi bene, loro due sono giovani mentre Alexis è più maturo però possono continuare a migliorare tutti". "Non giocano solo per il gol ma per la squadra, perché sanno che facendo così il gol arriva con le situazioni che si creano - ha continuato il tecnico dell'Inter -. Il lavoro sporco lo fanno anche volentieri". 

Infine qualche considerazione su Eriksen. "Sta sviluppando una parte che forse gli era sconosciuta - ha spiegato Conte -. Sappiamo che il campionato italiano è molto tattico, tutti giocano su situazioni tattiche". "Christian sta crescendo, può dare molto di più ma ci contiamo - ha aggiunto -. Oggi ha fatto quello che chiedevo in una partita molto difficile dove sapevamo di dover concedere il possesso palla". 

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