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Inter: Brozovic e Gagliardini tengono in ansia Conte, allarme rientrato per Hakimi

Il croato a Milano in quarantena: niente Torino. Attesa per il tampone dell'azzurro

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Una settimana al ritorno in campo contro il Torino a San Siro per la ripresa del campionato e Antonio Conte è già alle prese con il conto presentato dalle Nazionali e con la conta degli uomini a disposizione. Giochi di parole che non fanno certo felice il tecnico dell'Inter. Di sicuro c'è che dovrà fare a meno di Marcelo Brozovic, tornato a Milano sabato con un volo privato, con tanto di mascherina e camice verde, dopo essere risultato positivo ("Sempre positivo", ha ironizzato il giocatore con pollice alzato in un post su Instagram) nel ritiro con la Croazia. Ora in casa nerazzurra sperano che torni arruolabile per la fondamentale sfida di Champions League contro il Real Madrid in programma mercoledì 25 a San Siro: decisivo il tampone di lunedì 23, quando saranno finiti i 10 giorni di isolamento, o martedì 24. Così come si augurano che Perisic sia uscito indenne dalla cattiva gestione del connazionale Vida. "Aspettiamo gli esiti dei nuovi test Covid", ha detto il ct della Croazia Dalic dopo la sconfitta contro la Svezia, in cui Perisic è rimasto in campo 90'.

Altra situazione da monitorare è quella legata a Gagliardini, che era già trovato positivo al Covid-19 agli inizi di ottobre e rimasto in quarantena fino al 26 e ora rimandato a casa dalla Nazionale dopo l'esito dubbio del tampone. Nel suo caso però, se il tampone che effettuerà lunedì dovesse risultare negativo, potrà aggregarsi subito al gruppo e quindi rispondere presente per il match contro il Torino. Dove non dovrebbe mancare neppure Hakimi, per cui l'allarme sembra rientrato: solo una contusione alla coscia dopo il duro scontro con il portiere della Repubblica Centrafricana a fine primo tempo nel match di venerdì scorso. Resta sempre un punto interrogativo invece intorno alle condizioni di Sensi. Per Conte le buone notizie arrivano da Vidal, con la doppietta realizzata con il suo Cile al Perù, e da Lukaku, completamente ristabilito dal risentimento muscolare all’adduttore.

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