Gli errori contro Napoli e Spezia fanno tornare alla mente quello dell'andata contro i gialloblù: il portiere-capitano deve tornare ai suoi livelli
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Inutile girarci attorno: la stagione di Samir Handanovic non è all'altezza del giocatore conosciuto nel corso di queste nove stagioni all'Inter. Qualche avvisaglia si era notata già l'anno scorso ma quest'anno gli errori da matita rossa iniziano ad essere troppi: togliendo quello di Benevento, che coinvolge la qualità tecnica palla al piede più che quella con le mani, il primo di un certo peso in Serie A è stato a Verona, proprio l'avversario di domenica, questa volta a San Siro.
Il Natale dello sloveno aveva portato un regalo amaro: presa mancata sul cross di Faraoni, occasione troppo ghiotta per Ilic che aveva trovato il pareggio. Per fortuna del portiere, al Bentegodi era arrivata la rete di Skriniar a cancellare in qualche modo la papera cosa che per esempio è successa solo parzialmente contro Napoli e Spezia. Due pareggi in rimonta che hanno rallentato la corsa scudetto dei nerazzurri, chiamati a ritrovare i tre punti contro la squadra di Juric, in caduta libera e reduce da tre sconfitte consecutive. Ma ripercorrendo il film della stagione ci sono da annoverare diverse altre sbavature, come sul primo e terzo gol contro la Fiorentina a inizio anno o il pasticcio - con Bastoni - in Coppa Italia che aveva propiziato la rete di Cristiano Ronaldo.
Handanovic resta punto di riferimento dello spogliatoio, leader apprezzato dai compagni ma è normale che, con 37 anni da compiere a luglio e un contatto in scadenza nel 2022, in casa Inter si inizi a pensare al futuro. La situazione economica mondiale e quella incerta a livello societario - senza dimenticare il contributo in match come quello contro il Napoli all'andata e al derby al ritorno - sembrano indicare che ci sarà una decima stagione nerazzurra per lui. Poi, un futuro tutto da scrivere.
Prima però c'è uno scudetto da vincere e una bacheca personale a cui regalare finalmente un trofeo, quello che Handanovic insegue sin dal 2012 quando aveva deciso di abbracciare l'avventura interista. Per fare ciò, domenica servono tre punti e possibilmente una prestazione di livello per scacciare brutti pensieri e regalare nuovamente ai tifosi nerazzurri il vero Handanovic.