Per una notte San Siro sarà periferia di Istanbul. Da questa sera sino alla finale del 10 giugno, l'Inter avrà in mente soltanto la Champions: quella del prossimo anno, da blindare con un punto contro l'Atalanta, e quella da conquistare in Turchia contro il super Manchester City di Pep Guardiola. Una strada lunga che i nerazzurri devono cercare di mettere almeno mentalmente in discesa chiudendo il conto ancora aperto in campionato. Un campionato complicato da troppe sconfitte che ora l'Inter deve aggiustare definitivamente.
La gara contro i bergamaschi è un po' la cima di una salita e un po' l'allenamento perfetto verso la finale di Champions. Non è banale, perché la Dea si gioca di fatto l'ultima - o quasi - possibilità di strappare un posto nelle prime quattro, ma è un passaggio necessario per poter pensare, da qui al 10 giugno, solo ed esclusivamente al City.
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Anche questa sera Simone Inzaghi continuerà sulla sua strada. Il che, traducendo, significa turnover ragionato un po' in tutti i reparti. Dietro ci sarà De Vrij al posto di Acerbi, in mezzo al campo Gosens prenderà il posto di Dimarco, davanti con Lautaro, irrinunciabile, ci sarà Lukaku. E proprio l'impiego del belga sa tanto di prova in vista del City. Il ballottaggio tra Big Rom e Dzeko è di fatto l'unico aperto in vista di Istanbul e il belga, in grande crescita, ha bisogno più del bosniaco di mettere altri minuti nelle gambe.
D'altra parte l'intenzione, chiara, è quella di trovare il punto necessario per calare la serranda sul campionato. E allora, forse, c'è da aspettarsi un'Inter determinata che provi, almeno per 90 minuti, di lasciarsi il pensiero finale alle spalle. Perché la Champions di domani permette di proiettarsi serenamente su quella di oggi.
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