FIORENTINA

Fiorentina, Commisso: "Plusvalenze? Le regole devono essere uguali per tutti"

Il presidente viola: "Il calcio si può falsare dentro e fuori dal campo. Io ho pagato tutte le tasse, non tutti lo hanno fatto"

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© Getty Images

Rocco Commisso interviene nel dibattito sulle plusvalenze: "Il calcio si può falsare dentro e fuori dal campo. Le plusvalenze sono profitti solo sulla carta, che servono solo a essere in ordine col fair-play finanziario. Negli ultimi mesi il valore della Juventus ha perso il 50%, ha perso un miliardo. Il caso Juve influenza anche la Fiorentina perché siamo un competitor, per questo le regole devono essere uguali per tutti".

Il presidente della Fiorentina, parlando a Tutti Convocati, attacca: "A marzo quando mi hanno detto che servivano soldi per rispettare i parametri di liquidità, poi ho scoperto che c'erano squadre messe peggio di noi. Commisso fino ad oggi ha pagato tutte le tasse da pagare al Governo italiano, ma non tutti hanno fatto così".

Inevitabile toccare anche l'argomento Vlahovic, che ha deciso di non rinnovare il contratto in scadenza 2023: "Ancora non è finita, è un bravissimo ragazzo che sta portando avanti la Fiorentina, ma io non mi faccio ricattare da nessuno. Non so se la Juve può prenderlo, ma voglio dire a tutto il mondo che Vlahovic è della Fiorentina e bisogna parlare prima con noi e poi con il procuratore. Poi bisogna anche rispettare la volontà del giocatore".

Si passa poi al discorso procuratori: "Troppi intermediari nel calcio? Qui si dovrebbe introdurre una norma, abbiamo parlato con FIFA, UEFA, CONI, Serie A. Io voglio aiutare il calcio italiano. In America i procuratori prendono il 3% su salario, non sul trasferimento, è tutto controllato, qui è il Far West. Negli ultimi anni sono andati 700 milioni ai procuratori, non si può continuare di questo passo. Non dico che sono ricattato, ma qui siamo sotto scacco, tutti vogliono andare via a zero". "Vedete cosa è successo con Donnarumma e quello che succede con Vlahovic, se non era per noi non aveva l'opportunità di diventare il re qui a Firenze", conclude Commisso della Fiorentina.

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