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Spagna, lo stop ai voli con l'Italia turba il Getafe: "Due soluzioni: rinvio o annullamento"

Il provvedimento iberico valido fino al 25 marzo. Il presidente del Getafe conferma: "Vogliamo una decisione"

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Se la Serie A è ferma, le coppe europee (da decreto ministeriale) sono salve, ma al momento non c'è alcuna certezza che le gare di Europa League tra Inter e Getafe e tra Siviglia e Roma e la sfida di Champions tra Barcellona e Napoli si disputeranno regolarmente. Il governo iberico infatti ha firmato un decreto (già pubblicato sul Boletin Oficial del Estado) per vietare tutti i voli diretti fra l’Italia e la Spagna dalla mezzanotte di oggi fino al prossimo 25 marzo. Misura che complica anche i piani di rientro dell'Atalanta da Valencia.  

Vedi anche Serie A ferma, via libera alle coppe europee: il testo del decreto  Calcio Serie A ferma, via libera alle coppe europee: il testo del decreto  Al momento la situazione è in continua evoluzione e le squadre interessate sono in costante contatto con l'Uefa e con gli organi predisposti per organizzare il viaggio di andata e quello di ritorno per capire come comportarsi. I giallorossi, infatti, già mercoledì dovranno partire per Siviglia, mentre giovedì l'Inter attende al Meazza il Getafe. Restano inoltre da valutare attentamente anche la situazione per quanto riguarda le gare di ritorno di Europa League, la trasferta del Napoli a Barcellona e il rientro da Valencia dell'Atalanta in Champions. Tutto con la possibilità che, per risolvere la questione, nel decreto spagnolo venga inserita un'eccezione per i charter delle squadre impegnate nelle competizioni internazionali. 

PRESIDENTE GETAFE: "SENZA VOLI, O SI RINVIA O SI ANNULLA LA PARTITA"
"In caso di conferma anche da parte del Governo italiano, non vedo troppe soluzioni: la partita sarebbe eliminata o rinviata". Cosi' Angel Torres, presidente del Getafe, intervenuto sui media spagnoli sui voli vietati tra Italia e Spagna con possibile conseguenza sulla partita contro l'Inter in Europa League. "Non posso dire se si giocherà la partita, ancora manca la decisione definitiva e io non sono un medico. Ogni giorno che passa, tutto si complica. Siamo in contatto con la Uefa e oggi vogliamo decidere sul da farsi", ha aggiunto.

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