SUPERCOPPA ITALIANA

Supercoppa, Allegri: "Dovremo essere bravi per evitare che l'Inter apra un ciclo"

Tante le assenze tra i bianconeri nella finale di mercoledì sera a San Siro contro i nerazzurri

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La spinta della rimonta clamorosa all'Olimpico più forte delle assenze, tante, pesanti e concentrate tutte nel reparto difensivo. A due giorni dal successo contro la Roma, Max Allegri torna a parlare dopo il forzato silenzio romano causa squalifica. Contro l'Inter, domani sera a San Siro, c'è in gioco la Supercoppa, il primo trofeo della stagione ma i bianconeri non ci arrivano al meglio viste le assenze per squalifica di Cuadrado e De Ligt che si sommano allo stop forzato di Chiesa: "Per fortuna abbiamo recuperato Bonucci - ha esordito in conferenza stampa il tecnico della Juve - anche se non penso sia pronto a partire dall'inizio. In porta ci sarà Perin, invece". Detto questo, Allegri ha riconosciuto la forza dell'avversario: "L'Inter è sicuramente la suqadra più forte ma sulla partita secca si può battere. Possono aprire un ciclo? Dovremo essere bravi noi a mettere il bastone tra le loro ruote".

LA CONFERENZA DI ALLEGRI
Buongiorno mister, ha le idee chiare sulla formazione di domani o ci sono ancora dei dubbi?
"No, non ho le idee ben chiare perché devo vedere le condizioni dei giocatori. Abbiamo recuperato Bonucci, invece Danilo non si sente sicuro. Domani gioca Perin in porta, perché Szczesny si è vaccinato per ultimo e arriverà allo stadio all'ultimo minuto visto che non ha ancora il greepass aggiornato. E sono contento che giochi Perin, se lo merita. Mi hanno invece stupito i giudizi su Rugani dopo la partita dell'Olimpico, perché è stato tra i migliori a Roma. Devo valutare anche Dybala che era tanto che non giocava così tanto. Veniamo anche da uno scontro diretto duro come quello di Roma. Domani giochiamo contro la più forte del campionato e sarà una bellissima partita. Qualunque risultato verrà fuori non deve intaccare il nostro percorso. Dobbiamo lavorare e giocare con entusiasmo".

Ha parlato con Chiesa? Cosa ha detto al ragazzo?
"Gli ho parlato dopo la partita e ieri mattina: dispiace per lui e per il calcio italiano. Son cose che capitano e deve stare sereno. Stava bene, era sereno: ritornerò più forte. Per ovviare a questa mancanza tutti ora dobbiamo fare qualcosa in più".

Detto questo, cambia però il mercato con l'infortunio di Chiesa?
"La rosa è questa e rimaniamo con questi. Abbiamo tante soluzioni offensive e se c'è necessità alzeremo Cuadrado".

Chi gioca in difesa domani: confermato Rugani? Intanto però sono arrivato i gol dalla difesa lei ha parlato e De Sciglio ha segnato...
"Meno male che ha segnato De Sciglio l'altra sera. Per domani rientra Alex Sandro, Bonucci non è in condizione di giocare dall'inizio ma c'è. La coppia sarà quella (Rugani con Chiellini, ndr) e con noi verrà anche De Winter".

Una curiosità: ha sentito Marotta negli ultimi anni?
"Sì l'ho sentito, ho sempre tenuto i rapporti con i vecchi dirigenti. C'è anche un lato umano non solo professionale, io rimango legato affettivamente alle persone con cui ho lavorato. Ci siamo visti a pranzo a Milano ogni tanto, ma ho rapporti per esempio anche con Galliani che sento due volte a settimana".

Domenica sera all'Olimpico come ha vissuto la partita dalla tribuna?
"Dalla tribuna il calcio sembra più lento, poi Landucci deve prepararsi perché sarò squalificato anche in Coppa Italia. Ho pensato anche di andare in panchina visto che è andata bene...".

Rispetto alle aspettative sul progetto, la partita di domani può cambiare i giudizi?
"Il giudizio sulla partita di domani non cambia. Deve regnare l'equilibrio qui alla Juventu: sono contento della scelta che ho fatto sapendo che ci vorrà un pochino di tempo per tornare a essere protagonisti in assoluto. Però è una sfida, torneremo a essere forti quando riusciremo ad avere equilibrio che nessun evento positivo o negativo possa spostare".

Domani può esserci spazio per Kulusevski dal primo minuto?
"Con Dejan ho parlato anche ieri. Sta capendo la Juventus, come tutti serve fare un salto di qualità a livello mentale. La determinazione fa cambiare la carriera di un giocatore, è importante che anche lui trovi maturità per giocare certe partite".

L'Inter di oggi, secondo lei, può aprire un ciclo?
"Non so se aprirà un ciclo, dovremo essere bravi noi a mettere il bastone fra le ruote. Noi dobbiamo cercare di raggiungere quelle davanti, poi l'anno prossimo vedremo. Dobbiamo essere bravi ad accorciare i tempi per provare a tornare a essere in lotta per lo scudetto".

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