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VERSO PSV-NAPOLI

Verso PSV-Napoli, Conte: "Non siamo qui per fare le vittime sacrificali. McTominay? Decide lui"

Il tecnico azzurro non vuole rischiare il centrocampista scozzese: "Inutile forzare i giocatori. Sarà a disposizione se se la sentirà"

di Max Cristina
20 Ott 2025 - 19:53

Il Napoli è partito per l'Olanda alla ricerca di se stesso. Se in campionato sono arrivato due sconfitte nelle ultime tre trasferte, in Champions League i ragazzi di Conte battendo lo Sporting Lisbona hanno risposto al ko in casa del City. Ad Eindhoven contro il PSV è una prova del nove importante: "Non siamo qui per fare le vittime sacrificali - ha commentato Antonio Conte in conferenza -. Sarà una partita difficile e da affrontare al meglio perché è una partita importante e difficile".

Il tecnico azzurro potrebbe recuperare pedine importanti in mezzo al campo, ma su McTominay una decisione non è ancora presa: "Ha un taglio sopra la caviglia, ma si prenderà lui la responsabilità di dire se è a disposizione o meno. Non dobbiamo forzare la mano, non vogliamo rischiare inutilmente".

LE PAROLE IN CONFERENZA DI CONTE

Che Napoli servirà per fare una buona partita ad Eindhoven?
Nel primo tempo a Torino siamo stati poco concreti mentre nella ripresa la prestazione mi è piaciuta, anche se il risultato è stato negativo. Dopo la vittoria con lo Sporting dovremo affrontare una squadra ottima e che è sempre protagonista. Il PSV gioca un calcio particolare a cui bisogna prestare grande attenzione perché siamo qui per giocarci la partita e non per essere vittime sacrificali.

Al Napoli manca concretezza: qual è il passaggio per migliorare?
Rispetto all'anno scorso abbiamo segnato di più anche se ne abbiamo concessi di più. La media si è alzata e anche nell'ultima partita abbiamo avuto tante occasioni per fare gol. Serve concretezza anche se la mole di gioco è aumentata sotto tutti i punti di vista e forse anche per questo siamo più esposti a rischi rispetto all'anno passato dove eravamo meno dominanti durante il match. La nostra squadra è questa, giocare per cercare di fare un gol in più e con una mentalità europea. Le grandi squadre devono pensare anche a concedersi il rischio di prendere qualche gol in più.

Come sta McTominay?
Bisogna aspettare la rifinitura, sarà il ragazzo a prendere la decisione. Ieri ha lavorato differenziato, oggi si è allenato solo il parte. Ha un taglio sulla parte superiore della caviglia, ma starà a lui prendersi la responsabilità. Non bisogna mai forzare i calciatori anche se per noi è importante.

Noa Lang è l'ex di turno: come procede l'inserimento?
Sta crescendo sicuramente da un punto di vista soprattutto tattico. Qui ad Eindhoven aveva una libertà d'azione maggiore e lavorava molto a livello offensivo. Da noi con quattro centrocampisti si è ridotto uno spazio. Nel 4-3-3 gli ho preferito Neres perché non ritenevo Lang pronto, ma quanto prima avrà il suo spazio da titolare. Sta lavorando e crescendo.

Quanto è importante la sfida di Eindhoven?
Son tutte partite importanti e al tempo stesso difficili. Da inizio anno stiamo fronteggiando situazioni importanti, ma sembra sempre tutto scontato. Con City e Sporting abbiamo giocato senza la difesa titolare dell'anno scorso praticamente. Bisogna avere fiducia e pazienza, senza esaltare né affossare, e lo state facendo spesso.

Lei col problema di McTominay, da calciatore avrebbe giocato?
Proprio perché ho fatto questo mestiere posso dire che ognuno di noi sa benissimo se c'è la possibilità di giocare o meno. Ho massimo rispetto per Scott e grande fiducia nella sua decisione. Non forziamo nessuno perché non vogliamo rischiare di avere altri problemi. Forzare la mano non ha senso. Se potrà giocare ed essere a disposizione lo farà, se non ci sarà è perché sarà impossibilitato.

Qual è il tuo pensiero su Beukema? La sorprende che non è stato convocato in nazionale?
Il periodo di apprendimento di Sam è facilitato perché ha già giocato nel campionato italiano a differenza di Noa Lang che arriva da un campionato diverso. Sta lavorando e migliorando. E' un buon giocatore e secondo me ha grandi margini di miglioramento. Il suo obiettivo può essere la nazionale e per questo deve continuare a lavorare.

Noa Lang è un giocatore un po' ribelle anche fuori dal campo: ti piace?
Non abbiamo questa visione su di lui. Per me è un bravo ragazzo, gli piace la musica ed è sia un buon cantante che un bel ballerino. Per quanto mi riguarda mi basta che sia un bravo calciatore. Gli serve il tempo per adattarsi al campionato italiano che tatticamente è diverso rispetto all'Olanda.